ASP Enna condannata per condotta antisindacale

Una condanna annunciata quella per condotta antisindacale del Direttore Generale Nicola Baldari e del Direttore Amministrativo Lucio Salvatore Ficarra dell’ASP di Enna, così comunicano i rappresentanti sindacali Lavalle e Cammarata della Fp Cgil e Adamo e Faraci della Uil Fpl.

“Avevamo avuto da subito la sensazione che, la delibera da noi contestata presso il Giudice Ordinario del Lavoro di Enna ovvero la n. 673 del 19/04/2012, poteva dare alla luce un “settimino” e nonostante le tantissime note inviate alla Direzione Generale per evitare tale “parto”, ossia riportare l’ASP alla rimodulazione della stessa secondo i dettami legislativi in atto vigenti, non ci siamo riusciti.

Da tempo sosteniamo che all’ASP di Enna le relazioni sindacali sono scorrette e inadeguate, lo abbiamo fatto presente più volte al Direttore Generale Baldari che, novello Ponzio Pilato, ha rimandato alla responsabilità del Direttore Amministrativo Ficarra in quanto delegato alle relazioni sindacali e per aver adottato in sua assenza la deliberazione oggetto del contendere.

Esprimiamo grande soddisfazione per una sentenza che ribadisce il principio di una corretta condotta dei rapporti sindacali senza prevaricazione e violazione dei ruoli e dei diritti stabiliti dagli ordinamenti vigenti, una sentenza molto importante in quanto ribadisce il ruolo della rappresentanza sindacale in una azienda in cui altrimenti si rischiava una totale deregulation contrattuale.

E’ la seconda condanna che l’Azienda subisce nel giro di cinque mesi, questo la dice lunga sulla importanza che la Direzione Generale ed i suoi Dirigenti attribuiscono al sistema delle relazioni sindacali. A nulla è valso il tentativo di fare comprendere che l’ASP non poteva deliberare su materie di competenza esclusiva delle OO.SS e soprattutto non è lecito interpretare il livello di rappresentatività nazionale e il peso territoriale delle OO.SS ma solo prenderne atto.

Ad essere buoni potremmo dire che il Direttore Generale e il suo Direttore Amministrativo sembrano ignorare le regole, non vorremmo assolutamente pensare neanche per un istante che, con la predisposizione della deliberazione nº 673/2012, si intendesse raggiungere, invece, lo scopo di mettere il bavaglio al nostro quadro dirigente eletto con grande consenso alle ultime elezioni RSU, di privilegiare sigle considerate gradite rispetto a sigle non gradite, ridurre il peso specifico di Fp Cgil e Uil Fpl tra le OO.SS. maggiormente rappresentative e quindi limitare le libertà sindacali, perché se tutto ciò rispondesse al vero (ma Noi non ci vogliamo assolutamente credere), i vertici dell’ASP di Enna ed i fidi collaboratori avrebbero dimostrato solo tanta arroganza e poca conoscenza delle norme che regolano il sistema delle relazioni sindacali in generale e la composizione e il funzionamento della delegazione trattante ma soprattutto nessun rispetto per i tanti lavoratori della ASP di Enna che liberamente hanno scelto di essere rappresentati dalla Fp Cgil e dalla Uil Fpl.

Con lo stesso senso di responsabilità vorremmo poter pensare che la ventilata minaccia del Direttore Amministrativo, nell’ultima convocazione, di adottare in maniera unilaterale un “contratto integrativo” senza che questo sia oggetto di una regolare discussione e di un confronto in sede di contrattazione decentrata, si riveli infondata, senza privare le OO.SS., arbitrariamente e illegittimamente, del ruolo di partecipazione democratica alle scelte della pubblica amministrazione voluto, oltre che dalle norme vigenti in materia, dalla carta costituzionale e dalle norme di attuazione dei principi repubblicani.

La Fp Cgil e la Uil Fpl provinciali ritengono la misura colma e quindi intraprenderanno tutte le iniziative utili a rendere esigibili le sentenze di condanna per condotta antisindacale sulla valutazione del Direttore Generale, Direttore Amministrativo e degli Uffici e Servizi ad essi correlati e pesare, per scongiurare nomine future presso altre Aziende del Sistema Sanitario.

Ora gli equilibri all’interno della delegazione trattante ritornano ad essere quelli voluti dai lavoratori della ASP con il loro consenso. Con la sentenza emessa dal Giudice Ordinario del lavoro di Enna viene ristabilito il legittimo peso di ogni OO.SS.

La Fp Cgil e la Uil Fpl di Enna confermano la volontà di continuare a stare lontane da piccole beghe di condominio, da pseudo maggioranze precostituite e rilanciano la propria disponibilità a ricostruire relazioni sindacali corrette, un sereno confronto sindacale, anziché nelle aule dei tribunali, nelle sedi opportune onde potere discutere dei tanti problemi che affliggono la nostra Sanità al fine di rendere il servizio sanitario a misura degli utenti e legittimare le aspettative ed i bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori.

Visti i risultati prodotti nel triennio, sonoramenti bocciati dagli organismi preposti, ci permettiamo di suggerire al Commissario Nicola Baldari e al suo Direttore Amministrativo Salvatore Ficarra, una volta tanto, un atto di umiltà, di dimettersi, togliere le tende, contribuire, lasciando il campo libero, a dare spazio a professionalità che sappiano rimettere in carreggiata la sanità ennese, nella speranza di avere qualcuno del nostro territorio, che, rispettoso del ruolo delle OO.SS., senza tentativi di prevaricazione, nel rispetto delle regole, del dialogo e della concertazione, indispensabile strumento democratico, avvii il rilancio della sanità ennese per dare soluzione alle tante problematiche della sanità in provincia di Enna”.