Aidone. Stangata per i cittadini: aumentate l’Imu per la prima e seconda casa, introdotta l’Irpef

Aidone. Aumentate le aliquote dell’Imu sia sulla prima casa che sulla seconda. L’imposta sulla prima casa passa dallo 0,2 allo 0,4 mentre per la seconda casa si passa dallo 0,46 allo 0,76. A pochi mesi di distanza, l’Imu viene così aumentata. Nel luglio scorso infatti la proposta di revisione delle aliquote con il relativo aumento non passò, ma ora, l’amministrazione, forte del ricompattamento del gruppo consiliare di maggioranza, ha ottenuto l’aumento introducendo anche l’Irpef. Una manovra che sicuramente fa respirare le casse comunali, da mesi ingessaste per la mancanza di liquidità e di trasferimenti statali. La nuova stangata però peserà come un macigno sugli aidonesi, già vessati dalla grave crisi economica nazionale che, in un piccolo centro come Aidone, si sente e si vive con più drammaticità. Critico il gruppo di minoranza sulla manovra approvata. Dal gruppo Pdl è arrivata la proposta consistente nel fatto che” visto il periodo di magra, di crisi e di sacrifici, i primi sacrifici dovrebbero farli gli amministratori e quindi la politica.”
“Una riduzione della spesa pubblica e un taglio ai costi della politica – dice il gruppo Pdl- sono fondamentali e imprescindibili prima di chiedere sacrifici ai cittadini. Per questa ragione, l’opposizione ha chiesto un dimezzamento, così come avviene, in altri comuni, dell’indennità del sindaco, degli assessori e dei dirigenti, del presidente del consiglio e infine, non per ultimo, la totale eliminazione dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali”. Gettoni di presenza che al lordo ammontano a € 25,00 per ogni seduta. Questa, la pregiudiziale perché la minoranza approvasse l’Imu e l’Irpef, come in più occasioni ha sottolineato. E non si sentono tacciabili di demagogia perché, a loro dire, queste stesse proposte, in tempi in cui la situazione economica non era così drammatica, sono state più volte sollecitate. Da questa manovra l’amministrazione dovrebbe incassare circa 350 mila euro. L’opposizione ha mostrato molte perplessità anche perchè a queste entrate non corrisponderebbe un programma di utilizzo delle somme. “Il consiglio – aggiunge il gruppo Pdl- si doveva trovare ad approvare delle aliquote senza sapere la destinazione e conoscere l’utilizzo che l’amministrazione vuole fare delle somme incassate, considerato peraltro che più volte è stato denunciato lo sperpero di danaro pubblico”. Il gruppo Pdl evidenzia pure il fatto che l’attività del consiglio comunale è diventata una partita a ping pong. “Nel senso che – affermano ancora- diversi consiglieri, qualcuno appena approdato, ritiene che la politica sia solo un’attività finalizzata al proprio interesse e quindi decida di andare da una parte e dall’altra a seconda che vengano accontentati o meno le proprie richieste”. Il consigliere comunale del Pdl Nunzio Ciantia, che assieme a Rosario Filiddani (nella foto) costituisce il gruppo Pdl, conclude: ”Penso che ancora una volta si sia toccato il fondo. Una gestione amministrativa che più volte da noi è stata definita inefficace e inefficiente sta diventando pericolosa per l’esistenza della comunità stessa. Siamo stanchi di sopportare questa arroganza e invitiamo ancora una volta i nostri amministratori ad andare a casa”.
Angela Rita Palermo