Ad Agira aumenta costo servizio raccolta rifiuti

Agira. Notizie non proprio positive arrivano per i cittadini dall’ultima seduta consiliare. In attesa dell’approvazione del bilancio di previsione 2012, il cui termine ultimo è fissato per il 31 ottobre, pena il commissariamento, il consiglio comunale ha infatti approvato il regolamento per la disciplina dell’ Imu, il piano triennale 2012-2014 delle opere pubbliche ed il costo del servizio di igiene ambientale per l’anno 2012. Ed è proprio dal settore rifiuti che arriva un’altra bella gatta da pelare per i cittadini di Agira, costretti a dover pagare 100 mila euro in più attraverso la bollettazione rispetto al 2011. Il costo del servizio, secondo quanto proposto dalla giunta comunale e approvato dal consiglio, resta di 800 mila euro così come nell’anno precedente, ma con una differenza sostanziale: se 100 di questi 800 mila euro l’anno scorso li “sborsava” il Comune e 700 i cittadini, adesso l’intera somma è a carico degli utenti di Agira.
Passando all’Imu, attraverso l’approvazione del regolamento 2012, sono state determinate detrazioni ed aliquote.
«Abbiamo mantenuto le aliquote minime previste dalla normativa nazionale, in particolare quella del 4 per mille riguardante le prime abitazioni – dice il presidente del Consiglio Luigi Manno – mentre non c’è nessuna imposta per i terreni agricoli. Il regolamento è stato predisposto sulla base di una bozza del Ministero dell’Economia e delle Finanza ed avrà un’efficacia retroattiva, dal 1 gennaio 2012. Il regolamento prevede la detrazione di 200 euro e maggiorata di euro 50 per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni, purché dimorante abitualmente e residente anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Tra i soggetti sono esenti dall’imposta, alcuni immobili tra i quali quelli appartenenti posseduti dallo Stato, dal Comune, i fabbricati classificati nelle categorie catastali da E/1 ad E/9; i fabbricati con destinazione ad usi culturali, i fabbricati destinati esclusivamente all’esercizio del culto, i fabbricati di Onlus e quelli rurali ad uso strumentale».