Nicosia. Esposto del Sindaco contro il mancato pagamento degli stipendi agli addetti al servizio di igiene ambientale

Nicosia. Esposto contro il mancato pagamento degli stipendi agli addetti al servizio di igiene ambientale. A presentarlo al commissariato di polizia, è stato il sindaco Sergio Malfitano che ieri pomeriggio ha deciso di compiere un atto che era nell’aria già da diversi giorni. Malfitano ha preso atto che neanche ieri gli operatori ecologici hanno ricevuto gli stipendi relativi ai mesi di agosto e settembre, malgrado il Comune abbia deliberato le anticipazioni e quindi messo le somme a disposizione dell’Ato Ennaeuno. La decisione di presentare l’esposto scaturisce dalla circostanza che i mandati di pagamento del Comune di Nicosia in favore dell’Ato erano con la precisa e tassativa indicazione che motiva l’anticipazione stessa: stipendi operatori addetti al cantiere di Nicosia. L’amministrazione ha provveduto a deliberare i mandati di pagamento all’Ato espressamente finalizzati al pagamento degli stipendi il ottobre scorso, relativamente alla mensilità di agosto e una settimana fa per la mensilità di settembre. Malfitano aveva definito il mancato pagamento dei salari “un fatto gravissimo”.
L’esposto nasce dal sospetto che l’Ato abbia utilizzato l’anticipazione del 3 ottobre scorso, come anche quella di 6 giorni fa, per pagare un acconto alla discarica di Motta Sant’Anastasia, che aveva impedito il conferimento dei rifiuti di Nicosia, oltre che di Gagliano e Centuripe, perché i tre comuni risultavano “morosi”. L’amministrazione in carica ha bloccato tutte le anticipazioni all’Ato ad eccezione di quelle per gli stipendi dei lavoratori chiedendo ai commissari liquidatori i dettagli di ogni singola fattura. In particolare il Comune di Nicosia chiede i giustificativi di spesa per tutte le voci “poco chiare” che sono caricate in fattura, ed in particolare proprio per i costi di conferimento in discarica. Malfitano già lo scorso giugno aveva chiesto ai commissari liquidatori la documentazione necessaria a ricostruire le somme che l’Ato chiede al Comune. Tra l’altro dai controlli effettuati su disposizione del sindaco Malfitano è risultato che su una fattura per il conferimento alla discarica etnea erano stati calcolati circa 7 mila euro in più del dovuto, perché era stata applicata la tariffa di tutto il mese di riferimento al costo di quella festiva. Dopo il “blocco” del conferimento in discarica durato 4 giorni, l’Ato ha comunicato che sarebbero ripresi trasporto e scarico degli Rsu a Motta, ma il Comune non ha effettuato anticipazioni per la discarica, ma solo per gli stipendi e Malfitano avanza l’ipotesi che sia illegittimo per l’Ato stornare somme finalizzate ad uno scopo per far fronte ad altri costi. Malfitano si è impegnato a versare un acconto del 10%, fatto salvo il diritto alle verifiche complessive sui conteggi quando verrà effettuato il saldo totale, per il costo della discarica, ma anche questo versamento al momento è congelato.