Diffida dell’Ato Rifiuti ai Comuni per le somme dovute

L’Ato chiede complessivamente ben 30 milioni e 588 mila euro a tutti i Comuni tranne che a Gagliano Castelferrato. Ma a far tremare non è tanto la comunicazione dell’Ato quanto la nota dell’assessorato regionale per l’Energia che ha già intimato al Comune di Nicosia e a stretto giro agli altri di pagare le somme dovute entro 5 giorni, annunciando che in mancanza dei versamenti spettanti in favore della società in liquidazione verrà nominato un commissario ad acta con il compito di recuperare le somme. Il Sindaco di Nicosia, però, è sempre fermo nella sua posizione: prima di pagare vuole le pezze giustificative. Inoltre, una diffida che per quanto attiene il Comune di Nicosia non tiene contro di una condanna per l’Ato a versare oltre 2 milioni di euro, più interessi per somme che il Comune aveva anticipato e che l’Ato non ha mai restituito. Ultimamanete il Comune nicosiano ha fatto delle rimesse vincolate per il pagamento delle spettanze ai lavoratori, dette somme sembrerebbe non sono state interamente “girate” ai lavoratori, per cui il Sindaco Malfitano ha presentato denuncia al locale Commissariato di PS.
La diffida ai Comuni è firmata dal dirigente del Dipartimento regionale per l’Acqua ed i Rifiuti Domenico Michelon. Lo scorso 11 ottobre dall’Ato è stata inviata all’assessorato regionale e per conoscenza a tutti i sindaci dell’Ennese la nota che ha come oggetto “Crediti vantati nei confronti dei Comuni per le quote di partecipazione a copertura totale dei costi del servizio di gestione rifiuti”. Il legale rappresentante dell’Ato allega u prospetto sulla situazione debitoria dei Comuni. Queste le somme che per l’Ato Ennaeuno i Comuni devono versare: Agira 1.578. 261; Aidone: 1.827.961; Assoro 1.007.496; Barrafranca 3.512.627; Calascibetta 1.172.927; Catenanuova 926.314; Centuripe 155.500; Cerami 270.601; Enna 4.434.125; Gagliano C. 0; Leonforte 3.466.781; Nicosia 2.193.776; Nissoria 644.639; Piazza Armerina 4.391.528; Pietraperzia 882.435; Regalbuto 1.024.758; Sperlinga 123.400; Troina 678.321; Valguarnera 1.029.488; Villarosa 1.154.748. Cifre enormi capaci di dissetare definitivamente i bilanci dei Comuni compresi il capoluogo o Piazza Armerina dai quali l’Ato rivendica oltre 4 milioni di euro, ma anche piccoli comuni come Nissoria che dovrebbe versare oltre 600 mila euro.
L’assessorato regionale che ha scritto per conoscenza anche alla Prefettura di Enna sottolinea nella diffida che in tema di responsabilità per le obbligazioni assunte dalla società d’ambito per il servizio, in caso di accertate difficoltà finanziarie della società, gli Enti che sono anche soci “devono intervenire finanziariamente in via sussidiaria per la quota di propria competenza, al fine di assicurare l’integrale copertura del Costo del servizio.
La nota prosegue intimando il termine di 5 giorni dalla ricezione per provvedere al pagamento, in mancanza del quale si provvederà alla nomina del commissario che si insedia al Comune e provvede a liquidare il dovuto.