A Troina emergenza idrica e il digitale terrestre non funziona

Troina. “Da circa dieci giorni, anche se alcune difficoltà esistono da più tempo, dopo la disattivazione dei ripetitori di proprietà del comune, in alcune zone della nostra città non avviene più la ricezione dei principali canali televisivi o, in taluni casi, avviene in maniera difficoltosa o non continuativa”. Inizia così l’interrogazione consiliare in ordine all’assenza di segnale tv in diverse zone del territorio troinese, scritta dal consigliere comunale Alfio Giachino e indirizzata al sindaco di Troina, Salvatore Costantino, e al presidente del consiglio comunale, Giovanni Suraniti.
“Il comune non ha alcuna competenza specifica in materia, afferma il consigliere, ma ritengo che l’istituzione comunale abbia il preciso dovere di occuparsi di tutto quello che riguarda la propria comunità, a prescindere dalle competenze specifiche che la normativa assegna. Il comune deve essere il collettore di tutte le istanze che riguardano la città. Per questo ritengo che sia assolutamente necessario, continua il consigliere Alfio Giachino, che l’amministrazione comunale si faccia promotrice di pressioni polico-istituzionali, laddove necessario, anche studiando e promuovendo forme di protesta e/o azioni legali”.
Come tutte le famiglie italiane, con l’introduzione definitiva del digitale terrestre, le famiglie troinesi hanno speso i loro soldi per adeguare gli apparecchi televisivi o addirittura per comprarne nuovi, tutto per avere la possibilità di svagarsi o semplicemente avere un po’ di compagnia, se si pensa agli anziani.
“Il motivo che ha indotto l’amministrazione comunale alla disattivazione dei ripetitori, continua il consigliere Alfio Giachino, è individuabile nella volontà di non esporre il comune ad azioni giudiziarie, non avendo il comune alcun titolo a mantenere attivo i sopramenzionati ripetitori. Sarebbe possibile, ma assolutamente sbagliato, però, lasciare la risoluzione di questa problematica in capo ai singoli cittadini attraverso l’acquisto di parabole e di ulteriori decoder. Il canone RAI, in maniera vergognosamente assurda, è dovuto esclusivamente per la detenzione di un apparecchio televisivo indipendentemente dall’effettiva ricezione dei programmi (sembrerebbe numerosa la giurisprudenza in materia, sia come sentenze di Corte di Cassazione, sia come sentenze di Corte Costituzionale). Per questo chiedo al sindaco e all’assessore con delega all’innovazione tecnologica, conclude il consigliere Alfio Giachino, di sapere se e come intenda l’amministrazione comunale attivarsi per contribuire alla risoluzione di queste problematiche”.

Sono senza acqua da tre giorni e ieri ho dovuto lavare i denti con l’acqua minerale”. È la storia di uno dei tanti cittadini troinesi, sotto la morsa della carenza d’acqua. Da quasi un mese, infatti, la Diga Ancipa è stata svuotata per realizzare dei lavori sul muro di cinta. Lavori che sono ancora in atto e che rischiano di mettere in ginocchio tutta la Sicilia centro orientale, la zona servita dal bacino d’acqua.
“Erogano l’acqua ogni due giorni, continua uno dei tanti troinesi costretto a procurarsi l’acqua col bidone, come si faceva un tempo, e solo chi ha le cisterne in garage ne può usufruire, perché la distribuzione non dura abbastanza per riempire anche le vasche che si trovano sopra i tetti delle abitazioni, e dobbiamo arrangiarci per sopperire almeno ai bisogni principali. Un’assurdità, perché così ci sono famiglie che bene o male ricevono l’acqua e altre che rimangono senza, come la mia!”.
A tal proposito il sindaco di Troina ha inoltrato richiesta di autobotti, per l’emergenza idrica che si è venuta a creare, al dipartimento regionale di Protezione Civile, all’ufficio territoriale del Governo, alla Provincia Regionale di Enna, alla società Siciliacque e alla società Acquaenna.
“Dato il prolungato periodo di mancanza di precipitazioni, scrive nella sua richiesta il sindaco, le attuali condizioni dell’invaso Ancipa non consentono di soddisfare la domanda di acqua degli utenti. Tale situazione, sta comportando conseguenze negative, oltre per i singoli utenti, anche per le strutture come l’Oasi Maria SS., nonché per le case di riposo, presenti nel nostro territorio. Oltretutto, continua il sindaco, anche la riduzione dei consumi, attuata dall’ente gestore dell’acquedotto, non riuscirà a garantire, se non per pochissimi altri giorni, l’approvvigionamento anche minimo, con possibili conseguenze anche dal punto di vista igienico-sanitario. Si chiede quindi, conclude il sindaco, l’apporto di acqua imbustata o di 2 autobotti che saranno dislocate lungo l’abitato in modo da garantire l’approvvigionamento idrico senza discriminazioni fra la popolazione”.
Il sindaco ha chiesto inoltre alla società Siciliacque, ente gestore, e alla società Acquaenna, di essere notiziato circa il piano di emergenza posto in essere per tale circostanza critica.


Sandra La Fico