Sospeso il servizio di salute mentale nel poliambulatorio di Regalbuto

“Comincia a diffondersi il disagio e il malumore alla notizia che il servizio di salute mentale è stato sospeso nella sede ASP di Regalbuto a causa del mancato rimborso della missione dovuto all’equipe medica di competenza. I pazienti lamentano il disagio di doversi recare nella sede di Leonforte per poter rinnovare i piani terapeutici, per praticare la terapia periodica e per ogni consulto psichiatrico; questa situazione espone i pazienti al rischio di dover rinunciare alla terapia qualora non fossero in grado di raggiungere con mezzi propri o con mezzi pubblici la località citata che dista parecchi chilometri da Regalbuto”. Inizia così la lettera aperta della signora Santina Todaro ha spedito al direttore generale dall’Asp provinciale di Enna, al direttore distrettuale Asp4 di Agira e al sindaco di Regalbuto Bivona. Nella lettera la signora Todaro denuncia i tagli ai servizi sanitari specialistici persi negli ultimi anni. “Assistiamo, sconcertati -scrive-all’ennesimo taglio dei servizi che la sanità ci impone e che gravano sulla pelle di cittadini deboli e indifesi i quali vengono abbandonati proprio da chi dovrebbe aver cura della loro salute.La nostra ASP ha perso, negli ultimi anni, importanti servizi specialistici insieme ai suoi locali, accessibili oggi con notevole difficoltà vista la distanza dal centro abitato: locali angusti e privi di adeguati spazi di attesa, corridoi stretti da rendere inaccessibile il passaggio di un carrozzato, mini ambulatori condivisi da più specialisti a turno, parcheggio auto improvvisato con sabbia che si trasforma in pantano con la pioggia e in polverone al primo alito di vento con il caldo. Ad oggi –conclude la lettera aperta-non sono stati avviati i lavori di ampliamento dei locali già promessi dal direttore sanitario nel gennaio c.a. e annunciati in pompa magna come imminenti nell’aula consiliare del nostro Comune in occasione della presentazione del medico a bordo del 118 ed in presenza dell’allora assessore alla sanità della regione Sicilia on.Russo nel mese di aprile. Siamo nel terzo millennio ma stiamo arretrando di 50 anni; per questo motivo, con la presente, si intende denunciare l’ennesimo sopruso per scuotere le coscienze di chi ha il potere di decidere se curarsi è un diritto di tutti i cittadini o solo di chi ha la possibilità di rivolgersi al servizio privato, se la Sanità pubblica ha il dovere di offrire servizi professionali dignitosi ai cittadini o se questi devono contentarsi ed essere considerati cittadini di serie B”.
Agostino Vitale