Nicosia. Amministrazione Malfitano valuta rescissione servizio illuminazione pubblica con “Enel sole”

Nicosia. Si sta valutando la via legale per rescindere la convenzione per il servizio di illuminazione pubblica con “Enel sole”, stipulato una decina di anni fa. Una convenzione definita “capestro” perché a parte i pesanti e costanti aumenti di anno in anno, la convenzione prevede che alla scadenza e comunque in caso di rescissione prima di essa, il Comune paghi alla società gli impianti che sono stati realizzati dalla stessa. Anche se la legge di stabilità del Governo Monti prevede la rimodulazione di questo tipo di contratti e convenzioni, l’accordo rimane eccessivamente oneroso per le casse dell’Ente e l’amministrazione Malfitano sta valutando la possibilità di rescissione, ovviamente solo se questa non comporterà oneri ulteriori per le casse pubbliche.
Nelle scorse settimane il sindaco Malfitano aveva incontrato a Palermo alcuni responsabili della società ed aveva fatto valere in quella sede le clausole di “contenimento” previste dalla “spending review”, ottenendo uno sconto sulla bolletta dell’anno corrente, ma comunque il contratto rimane decisamente svantaggioso per il Comune che adesso cerca una via di uscita soprattutto tentando di dimostrare che la clausola sull’acquisto da parte del comune dell’impianto di illuminazione pubblica è una clausola che espone il Comune, che comunque per 20 anni ha pagato le bollette e quindi il consumo, ad un costo illegittimo, considerato che la società ha realizzato un investimento sul quale ha avuto come utile, l’incasso sul consumo, che viene pagato ad un costo tale da far abbondantemente rientrare la società nelle somme investite.