Maratona Telethon a Gagliano

Gagliano. Si è conclusa la due giorni della maratona Telethon, che ha visto, per il quarto anno consecutivo, Gagliano partecipare attivamente per la raccolta fondi in favore della ricerca per le malattie genetiche. Sabato e domenica il banchetto in piazza Matteotti ha invitato i gaglianesi ad avvicinarsi per fare un atto di generosità. La partecipazione è stata buona, nonostante la crisi economica si faccia sentire anche nell’ambito della solidarietà. Il coordinatore provinciale di Telethon, Agostino Pappalardo, è un gaglianese che da diversi anni si dà da fare per la raccolta fondi e per la sensibilizzazione nei vari comuni dell’ennese. A lui il merito di aver coinvolto anche altri paesi nell’iniziativa benefica. Quest’anno sono stati infatti sedici i comuni che hanno aderito, contro i quattordici dell’anno scorso. “La crisi economica si sente parecchio anche quando si parla di solidarietà – dice Pappalardo – ma è necessario non staccare la spina alla ricerca. Dovremmo risparmiare su tutto, ma non sulla lotta alle malattie genetiche”.

Convinti sostenitori della causa sono anche i volontari che dedicano il loro tempo alla raccolta fondi: Patrizia Debole, Angela Pignato, Tinalda Vitale, Lina Manuele, Tina Grippaldi e Angela Pappalardo. Quest’ultima precisa: “E’ importante essere generosi in questo ambito. Dobbiamo sentirci tutti coinvolti, perché le malattie genetiche possono manifestarsi anche in età avanzata, come nel caso del Parkinson. Nessuno può ritenersi, dunque, immune”.
Il banchetto di Gagliano ha visto l’esposizione di vari oggetti in vendita. Novità di quest’anno sono stati i cuori di cioccolato, che hanno riscosso successo, e la vendita di biglietti per il sorteggio che si terrà il 2 febbraio prossimo. Rinnovata, invece, la formula della pesca di beneficenza, grazie agli oggetti donati da vari cittadini e alunni delle scuole. Bandito anche il concorso “Alunno solidale” per gli scolari più generosi delle scuole della provincia. Da quest’anno è consultabile il sito: www.telethonenna.altervista.org.

Valentina La Ferrera