Enna. CGIL scuola: referendum consultivo

Enna. La CGIL scuola – fa presente Angela Accascina, Segretaria Generale FLC CGIL ENNA – non ha sottoscritto l’ipotesi d’accordo del 12 dicembre 2012 firmata da Cisl, Uil, Snals e Gilda per il recupero dello scatto del 2011 non già perché non condividesse la necessità del pagamento degli scatti (che comunque non prevedevano solo il 2011 !!!) nel rispetto di quanto previsto dalle norme contrattuali e su cui in totale solitudine ha fatto tante battaglie in questi anni, ma perché non si sarebbe immaginata che per l’ennesima volta si facesse un accordo ancora una volta al ribasso che impoverisce e divide ulteriormente i lavoratori.
La FLC CGIL non ha sottoscritto l’accordo all’Aran per i seguenti motivi:
1. l’accordo non ripristina gli scatti bloccati, ma sana solo il 2011 con un meccanismo discutibile a carico del salario accessorio. Verranno infatti detratti dal MOF (fondo per il miglioramento dell’offerta formativa) per il 2012/13 dall’ammontare complessivo (pari oggi a 1.385,21 milioni di euro) circa 528 milioni di euro, con una riduzione pari al 38%. A disposizione delle scuole rimarranno circa 857 milioni di euro … si da con una mano e si toglie con l’altra, ma sempre dalle stesse tasche dei lavoratori (anche questi, sempre gli stessi!);
2. il meccanismo del recupero degli scatti se applicato al 2012 – ma questo l’accordo non lo prevede – dimezzerebbe il fondo per il miglioramento dell’offerta formativa, dunque le disponibilità del salario accessorio, che nel 2014 si azzererebbe, se, come sembra, il blocco verrà reiterato;
3. infine, nel testo proposto dall’Aran, come condizione per sottoscrivere il contratto e su richiesta esplicita del MEF, si impone al sindacato di prendere sin da ora l’impegno, da realizzare nel prossimo rinnovo contrattuale, a recuperare i cosiddetti “livelli di produttività” del servizio almeno in misura pari alla corrispondente riduzione delle risorse. In poche parole si chiede di restituire in termini di carichi di lavoro, ovviamente gratis, tutte quelle prestazioni aggiuntive finora retribuite con il MOF che verranno meno a causa del taglio di risorse. Cosa vuol dire? Rientra dalla finestra l’aumento d’orario cacciato dalla porta?
L’intesa scardina ulteriormente il contratto nazionale e indebolisce la contrattazione nelle scuole. Per evitare ulteriori interventi in tal senso e per tentare in prospettiva di ripristinare in tutto o in parte le risorse del MOF (anche in vista di un auspicabile rinnovo della classe dirigente politica che ci auguriamo investirà sulla conoscenza come ricchezza del Paese), la FLC CGIL vuole attivare una fase della consultazione certificata attraverso la massima partecipazione di tutto il personale scolastico iscritto e non.
Le priorità indicate saranno decisive per misurare la volontà del prossimo governo nel dare precisi e rapidi segnali di discontinuità rispetto alle politiche devastanti che, ad oggi, si sono abbattute contro la scuola pubblica.
Nella consapevolezza dell’ intensità della fase e del lavoro che ci aspetta, auspico una forte partecipazione.