Enna. Crisi economica: protestano il 28 le associazioni di categoria


Enna. La crisi economica si sta facendo sempre più difficile e i dirigenti delle associazioni di categoria si sono riuniti per cercare di evidenziare queste difficoltà che, in provincia di Enna, hanno una rilevanza maggiore,rispetto alle altre province. Lunedì sera si sono riuniti Tonino Palma e Giuseppe Greca della Cna, Maurizio Prestifilippo della Confcommercio, Mario Cascio di Confartigianato, Angelo Scalzo, presidente regionale dei restauratori per evidenziare la necessità di organizzare una manifestazione di tutte le associazioni di categoria e discutere quali iniziativa intraprendere per cercare di fermare un’emorragia di imprese, in ginocchio per motivi finanziari. Maurizio Prestifilippo evidenzia che nel commercio già 120 imprese hanno chiuso con perdite di lavoro consistenti, lo stesso si sta verificando nel campo dell’artigianato e delle imprese edili, si parla di 1500 posti di lavoro persi. Si è parlato che le imprese per l’80 per cento chiede prestiti ai Consorzi Fidi per il risanamento dei debiti, il 35 per cento non riesce a pagare i contributi all’Inps, e per Piazza Armerina e Pietraperzia questa insolvenza sale al 40 per cento. “ C’è anche un problema che si trascina da anni – dichiara Tonino Palma presidente della Cna – quello del mancato pagamento da parte delle Pubbliche Amministrazioni su lavori fatti e questo incrementa la crisi delle nostre imprese, ecco perché abbiamo deciso di organizzare, in contemporanea alla manifestazione nazionale di Roma,il 28 gennaio, una nostra manifestazione, proprio per discutere di queste cose e cercare delle soluzioni valide per rimettere in sesto una situazione che per noi, per tutto il territorio, è di vitale importanza. Sarà invitato il mondo imprenditoriale, le associazioni di categoria, i rappresentanti sindacali, non ci saranno politici perché non vogliamo passerelle, per discutere di tutte queste cose. Vogliamo sollecitare il mondo politico ad attenzionare le attività produttive che sono struttura portante del mondo socio-economico del territorio”. Su questa iniziativa concordano oltre a Cna, Confcommercio, Confartigianato, anche Confesercenti e Casa, sono tutti uniti perchè il momento è veramente difficile. Per i rappresentanti di Confcommercio, Cna e Confartigianato è necessario aprire un tavolo di concertazione per affrontare problemi, richieste fare, chiedere iniziative sul fondo di rotazione regionale, incentivazione della Crias e dell’Artigiancassa, abbattimento degli interessi, per dare una boccata di ossigeno alle imprese. Giusepe Greca evidenzia che ci sono circa 6 miliardi che le imprese aspettano da parte della Regione, ma sino ad ora c’è solo silenzio, e le imprese continuano a soffrire.