Enna. “Confusione” in Consiglio provinciale su personale Ato Rifiuti

Enna. Si ha l’impressione che i consiglieri provinciali non conoscono molto bene il problema del personale, transitato recentemente dalla società AcquaEnna all’Ato Rifiuti, perché per la terza volta il consiglio provinciale si è riunito per affrontare questo argomento e per la terza volta non ha risolto niente perché molta approssimativa la loro conoscenza sull’argomento e sull’argomento delle tariffe Tia 2006, che stanno provocando in tutta la provincia proteste, denunce, il tutto è stato rimandato alla commissione per approfondimenti. Il passaggio del personale da SiciliAmbiente all’Ato Rifiuti era un atto dovuto e si sarebbe dovuto fare qualche anno fa, quando la società è stata messa in liquidazione ed il passaggio è stato sancito presso l’ufficio provinciale del lavoro, alla presenza dei sindacati, quindi legale in tutti i sensi. Queste non sono nuove assunzioni, ma un semplice passaggio da una società all’altra, perchè è evidente che l’Ato Rifiuti per assolvere al suo compito di provvedere al servizio di raccolta dei rifiuti solidi e alla raccolta differenziata ha bisogno del personale. Era stata presentata una mozione da parte dei consiglieri Cacciato e Regalbuto, che è stata modificata, perché non condivisa da parte di alcuni consiglieri, per cui la stessa mozione è stata ritirata per presentarne un’altra che consenta di “far convergere tutti i consiglieri provinciali su una soluzione che sia condivisa”. Ci sono stati anche dei toni accessi a livello verbale visto che Michele Sutera è consigliere provinciale, ma anche componente della commissione di liquidazione dell’Ato Rifiuti, per cui per evitare ulteriori discussioni Sutera ha abbandonato l’aula seguito da una frase di Francesco Spedale che lo invitava a presentare le dimissioni da commissario di liquidazione perché entra in contrasto con il suo ruolo di consigliere provinciale. Intanto è stato sottolineato che con l’ultima tariffazione la Provincia regionale ha incassato 150 mila euro, visto che alla Provincia spetta il 3 per cento. C’è stato anche un intervento di Sebastiano Nicastro, il quale ha chiesto che, in questa vicenda della Tia 2006, andavano tutelati quelli che le bollette le hanno pagate e con l’Iva. La seduta, alla fine, è stata aggiornata a lunedì pomeriggio, alle 16 per riprendere la discussione su bollette e personale.