CGIL Enna: regolarizzazione immigrati e cittadinanza onoraria per 25 bambini

Enna. Già il 12 ottobre scorso a distanza di tre giorni dalla scadenza della presentazione delle domande di regolarizzazione degli immigrati, la CGIL aveva sollevato la necessità di prorogarne i termini, perché a Enna, come in altre province, sarebbero potuti essere un centinaio gli immigrati interessati che invece appena superano le 10 unità.
Si capiva quindi che i tempi erano troppo stretti e il provvedimento troppo farraginoso come un percorso a ostacoli. Diversi imprenditori infatti avevano versato in tempo le somme richieste, oltre mille euro, ma non avevano potuto completare l’iter con l’istanza.
“Un consistente numero di immigrati resta ancora irregolare, vittima del lavoro nero e di supersfruttamento” afferma Rita Magnano Segretaria Generale della CGIL. ” A chi giova una situazione del genere?” incalza Giovanni Rabiolo, che da sempre ha avuto a cuore le sorti degli immigrati.
Ora è venuto il tempo di completare la pratica, avendo tuttavia a disposizione i pochissimi giorni rimasti. “Infatti entro il 31 c.m. è possibile presentare le domande di regolarizzazione in modo da consentire la contrattualizzazione del rapporto di lavoro e quindi un passo fondamentale per l’integrazione e l’inserimento nella società che vuole accogliere questi giovani immigrati che prima di tutto hanno il valore di persona, ” spiega Rabiolo, responsabile del Servizio Immigrazione CGIL.
L’art.5 del D.Legislativo 109 del 2012 è stato ripreso dalla Circolare n°7529/12 con la quale il Ministero dell’Interno dà la possibilità di inviare telematicamente l’stanza entro il 31 c.m.
Pertanto il Servizio Immigrazione della Camera del Lavoro CGIL di Enna vuole ricordarlo e ha previsto un piano di distribuzione dei relativi volantini nelle principali piazze.
Per l’occasione, in aiuto all’accoglienza degli immigrati, in segno di riconoscimento per quanto essi stanno concorrendo al bene del la città, la CGIL ennese sollecita l’Amministrazione Comunale a predisporre un atto simbolico di conferimento della cittadinanza onoraria ai 25 bambini nati in Italia e che stanno frequentando le scuole di Enna insieme ai figli dei cittadini ennesi. Sarebbe quindi un atto dovuto che stimolerebbe il Parlamento a emanare la legge dello “jus sol”.