Enna. Si fa vivo l’ATO rifiuti su Tia 2006

Enna. Perviene da parte di uno dei liquidatori dell’ATO rifiuti, Michele Sutera, la seguente precisazione in merito alla TIA 2006. Non entriamo nel merito di quanto appresso, riteniamo che il polverone (e non solo, ci risulta che sia presentata anche denuncia ai Tribunale di Enna, Nicosia ed alla Corte dei Conti; mentre per il comune capoluogo lo stesso ATO ha sospeso il pagamento delle bollette) sollevato non si possa risolvere con delle semplici comunicazioni tramite i mass media, diversi i Sindaci che hanno chiesto un’assemblea, ci è stato detto che si terrà dopo le elezioni nazionali (qualche maligno, però, fa sapere che l’altro componente il collegio, il presidente Interlicchia sia in vacanza all’estero).
Il testo nella sua interezza: “A seguito dei numerosi comunicati trasmessi in questi giorni dagli organi di stampa, riteniamo opportuno e necessario fornire alcuni elementi di chiarimento ai rilievi sollevati sulla bolletta dei rifiuti di competenza 2006. In primo luogo si chiarisce che gli avvisi di pagamento sono stati recapitati agli utenti attraverso soggetto regolarmente abilitato e autorizzato e che tali avvisi sono sostitutivi di quelli gia emessi in precedenza, nel rispetto dei contenuti della sentenza del C.G.A.R. 48/09.
Una siffatta operazione, tende a sanare alcune questioni di legittimità che negli ultimi anni sono state oggetto di copiosa e contraddittoria giurisprudenza solo recentemente consolidatasi. Inoltre si rileva che sono intervenute precise direttive da parte del Dipartimento Regionale dell’Acqua e dei Rifiuti che esorta tutti gli organi competenti ad avviare le azioni di recupero dei crediti ed invita gli ambiti territoriali della Sicilia a svolgere le azioni già avviate dall’ambito di Trapani e di Enna.
Ciò detto si elencano in dettaglio gli obiettivi che si intendono raggiungere con l’emissione dell’ avviso di pagamento di cui trattasi:
Giustizia Sociale:
Come compiutamente riportato nella lettera di accompagnamento si ribadisce che nell’anno di competenza il servizio di gestione integrata dei rifiuti è stato regolarmente svolto e i rifiuti sono stati correttamente smaltiti secondo i dettami del codice ambientale D.Lgs. 152/2006. E’ di tutta evidenza che tali interventi hanno comportato dei costi che riguardano le spettanze del personale di cantiere ed amministrativo, i mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti, i materiali di approvvigionamento e altri costi necessari per svolgere il servizio. Per la copertura di detti costi relativi all’intero ambito territoriale, sono state emesse nel 2006 bollette per un gettito complessivo di circa € 17.000.000,00 compreso IVA, mentre nel 2003, quando i comuni svolgevano direttamente il servizio, la sommatoria di detti costi si assestava a circa € 20.000.000,00. La bolletta emessa nel 2006 è commisurata al gettito di € 17.000.000,00 e per cui appare inappropriata l’opinione di chi ritiene ingiustamente che le bollette emesse nel 2006 siano onerose essendo le stesse, peraltro, tra le più contenute tra gli Ambiti Territoriali di gestione dei rifiuti.
Ciò premesso è utile rilevare che nel 2006, dei 17.000.000,00 di euro fatturati agli utenti è stata pagata una quota pari a circa € 7.000.000,00: si desume, pertanto, che circa il 45% degli utenti ha provveduto al pagamento, contribuendo diligentemente al regolare svolgimento del servizio, mentre il restante 65% ha ritenuto a torto che detto servizio non comporti costi non pagando di conseguenza la bolletta.
Oggi, con il tentativo bonario da parte della Società volto al recupero delle somme non riscosse, senza nessuna ritorsione nè vessazione, riteniamo operare una forma di giustizia sociale nei confronti di coloro che hanno pagato rispetto a quelli che non hanno pagato (c.d. furbi). Tra l’altro è importante sottolineare che le somme richieste non sono gravate da nessun onere di mora ed interesse, pur essendo trascorso parecchio tempo. Oggi chiunque abbia rispetto per le regole di una comunità organizzata non può strumentalizzare fatti e persone determinando il caos e l’invivibilità.
Restituzione IVA
Solo recentemente si è consolidata la giurisprudenza in ordine alla natura tributaria della tariffa sui rifiuti. La Corte di Cassazione con decisione 238/11 stabiliva che il pagamento del servizio di gestione dei rifiuti deve avvenire attraverso l’emissione di una imposta avente carattere tributario e non può ricondursi all’ambito dei servizi pubblici per i quali si paga un corrispettivo quale ad esempio il servizio idrico. Tra l’altro la recente legge di stabilità (finanziaria nazionale) ha introdotto a partire dal 1 gennaio 2013 la T.A.R.E.S. (tariffa ambientale rifiuti e servizi obbligatori) la cui determinazione avviene sulla base del vigente regolamento per la determinazione della tariffa dei rifiuti D.Lgs. 158/99 e va considerata un corrispettivo solo se il soggetto gestore ha posto in essere un sistema per la misurazione puntuale dei rifiuti di ogni utente.
Nel caso specifico per l’anno 2006, in accoglimento della sentenza del C.G.A.R. 48/09, la società Enna Euno S.p.A. ha prodotto i documenti contabili necessari per la restituzione a tutti gli utenti che hanno regolarmente pagato la bolletta della quota dell’IVA, mentre ha annullato tale quota per tutti quelli che ancora oggi non hanno provveduto al pagamento. Anche in questo caso riteniamo di avere operato con correttezza e rispetto delle norme e dei principi morali. Bisogna tenere conto che tale restituzione è stata operata spontaneamente per tutti gli utenti a tappeto senza aspettare la richiesta degli interessati così come prevede la legge.
Bollettino di Pagamento
A chiarimento dei documenti contabili emessi, si evidenzia che il bollettino di pagamento è stato trasmesso solamente a coloro che hanno omesso il pagamento totale della bolletta oppure hanno pagato solo parzialmente. Mentre per chi ha pagato per intero la bolletta di competenza 2006 sono stati emessi solo i documenti da cui si evince la restituzione all’utente dell’IVA mediante compensazione con le successive bollette.
Auspichiamo che quanto sopra riportato sia sufficientemente esaustivo per tutti gli utenti e maggiormente per coloro che, per diversi fini, persistono in azioni contrarie e/ o nocive per l’intera collettività che andrà incontro a naturali disservizi ed anche per chi, ostinandosi a non pagare quanto dovuto, dovrà comunque sanare le proprie pendenze debitorie possibilmente con spese di mora ed interessi.

COMUNICATO DI ERRATA CORRIGE AGLI UTENTI T.I.A (TARIFFA IGIENE AMBIENTALE) RIFERITA ALL’ANNO 2006.
A parziale rettifica degli ultimi documenti recentemente trasmessi dalla Società di Ambito EnnaEuno Sp.A. relativi alla T.I.A. anno 2006, si comunica che, per i soli comuni di Enna e Barrafranca, la tariffa adottata per la determinazione dell’importo è quella effettivamente applicata nell’anno di competenza e non quella approvata dal consiglio comunale come erroneamente riportato nella lettera di accompagnamento dei predetti documenti contabili. Mentre per tutti gli altri 18 comuni dell’ATO EN1, la tariffa adottata per l’anno 2006 è quella validamente approvata dai rispettivi consigli comunali. La parziale inesattezza che ha involontariamente interessato gli utenti dei Comuni di Enna e Barrafranca è dovuta al fatto che, esplicitando la nota di accompagnamento concetti e principi di carattere generale, comuni a tutti gli utenti, per mero errore materiale la missiva è stata trasmessa integralmente anche per gli utenti dei due Comuni sopra citati. Ci scusiamo per l’inconveniente e invitiamo gli utenti a contattarci nelle sedi opportune per chiarimenti e/o informazioni che si ritenessero opportuni e/o necessari”.