Dai comitati regionali dei cittadini una nuova iniziativa denominata “Rifiuti Zero”

Dopo la raccolta firme per l’acqua pubblica, i comitati dei cittadini partono per una nuova battaglia denominata “rifiuti zero”, raccogliendo nuove adesioni per promuovere il varo di una legge d’iniziativa popolare. L’incontro di sabato è servito a costituire il coordinamento provinciale e regionale. Ancora una iniziativa importante a tutela dei cittadini, garantita dalla presenza di 150 associazioni e movimenti nazionali, impegnati da tempo nella soluzione del problema della raccolta e smaltimento e per far che i rifiuti possano diventare una risorsa per gli stessi cittadini. Gli intervenuti, dopo aver esaminato i punti salienti della proposta di legge d’iniziativa popolare, ha deliberato la costituzione di un comitato promotore che aderisce al nazionale e un comitato di sostegno cui potranno aderire cittadini singoli ed associati, movimenti, enti locali, organizzazioni sindacali e partiti. “Dopo il deposito del testo di legge presso la Corte di Cassazione – è scritto nel documento – nei sei mesi successivi sarà avviata la raccolta delle firme. Ne occorreranno 50 mila affinchè i due rami del Parlamento possano discuterla, ma noi vogliamo andare oltre questi numeri, perchè la raccolta di firme deve servire ai cittadini per prendere coscienza e conoscenza che la gestione del ciclo dei rifiuti deve servire a difendere l’ambiente, la tasca del cittadino-utente ed essere occasione di crescita eco-sostenibile ed occupazionale.

Del nuovo organigramma fanno parte i referenti regionali Giusy Cicero,Toti Durante, Carlo Garofalo, Antonella Leto e Sebastiano Spina, mentre i responsabili territoriali designati sono: Salvo Ducato (Pa), Anna Bonforte (Ct), Lidia Bernava ed Egidio Maio (Me), Paolo Garelli (Sr-Rg), Chiara Cavallino (Tp), Vincenza Lombardo (Ag) Benedetto Mazzurco (Cl), Carmelo Di Marco, Licia Minacapilli, Sebastiano Pruiti (Enna). Al termine, la stessa assemblea ha deliberato l’organizzazione di due seminari divulgativi da tenere in due centri della Sicilia orientale ed occidentale prima delle elezioni nazionali, coinvolgendo i candidati se eletti a dare l’input per approvare questa legge d’iniziativa popolare”.
Carmelo Di Marco