Province; Cisl: Sicilia le abolisca, sì ai consorzi di comuni

Alla Sicilia servono “scelte nette, chiare di cambiamento anche nel segno del taglio dei costi della politica e della pubblica amministrazione. Per questo le Province vanno abolite”. A chiederlo è la Cisl Sicilia per la quale “una Regione a Statuto speciale con un debito finanziario difficilmente recuperabile in pochi anni, ha il dovere politico e morale di adottare decisioni inequivocabili di cambiamento mediante l’eliminazione dei costi improduttivi della politica e dell’amministrazione”. La Regione, aggiunge il segretario della Cisl Sicilia Maurizio Bernava che in mattinata aveva anche chiesto con un tweet l’abolizione delle Province, promuova “provvedimenti che favoriscano la costituzione di consorzi di Comuni per l’offerta alla comunità di servizi primari e importanti”. È solo un problema di volontà politica, fa notare il sindacato. “La Regione può farlo subito, non ci giri intorno”. Sul fronte del taglio dei costi della politica e della eliminazione degli sprechi generati pure dalle mille società-carrozzone, partecipate e controllate, “la Cisl – annuncia il sindacato – ha deciso che avvierà una campagna di pressione e mobilitazione”. Pertanto, “apprezza la posizione ferma, sul tema, assunta dal movimento 5Stelle”.