Nicosia. Nuovi negozi durano meno di 5 anni

Nicosia. Dati negativi per il commercio nicosiano che nel 2012 ha visto cessare ben 42 attività. Una tendenza negativa e preoccupante, che prospetta tra l’altro scenari bui in vista della chiusura del carcere e del tribunale oltre che di uffici e presidi di forze dell’ordine entro la fine dell’anno. Quello che si prospetta è un impoverimento della città ed un suo spopolamento, dato che a causa della crisi economica si sono perdute le suddette attività commerciali, con la popolazione ferma a poco meno di 15 mila abitanti.
I dati relativi all’andamento negativo del commercio sono stati resi noti da Confcommercio. Nel 2011, già in piena crisi economica le cose erano andate un po’ meglio. Erano state avviate 22 nuove attività commerciali e 7 attività di esercenti, quali bar, ristoranti, pizzerie Sempre nel 2011 le attività commerciali cessate erano state 14 e quelle di esercenti 1, quindi l’anno si era chiuso con una tendenza in aumento degli esercizi presenti sul territorio comunale. Il 2012 non solo ha visto scomparire ben 37 negozi di vario tipo e ben 7 tra bar, ristoranti e simili, ma sono state aperte solo 19 nuove attività commerciali, quindi la perdita è decisamente netta e preoccupante. Altro dato negativo è che mediamente le attività commerciali in città hanno una durata che non supera i 5 anni, considerato che alcune tra quelle avviate nel recente passato hanno chiuso anche nel giro di un anno, ma a preoccupare è anche la difficoltà dei commercianti ed esercenti a far fronte ai costi pesantissimi ed in aumento della gestione e, tra questi, i versamenti del contributi Inps, con oltre il 40% delle attività che nel 2012 non hanno pagato i contributi. Inoltre almeno il 25% degli operatori del settore hanno difficoltà a pagare i mutui e coprire le esposizioni con le banche. In questi dati non sono comprese le difficoltà a garantire pagamenti puntuali con i fornitori ed i dipendenti, difficoltà che comunque già all’inzio del 2013 sono in crescita. «Purtroppo dai primi 3 mesi di questo 2013 – spiega Sigismundo Bonanno, presidente della delegazione cittadina di Confcommercio – arrivano segnali allarmanti e serve un impegno concreto. Chiedo alle istituzioni ed agli amministratori di garantire a questo settore la massima attenzione, perché ricco di idee e può, se sostenuto, garantire sviluppo e lavoro. Bisogna avvicinarsi a questo settore con idee chiare e professionalità e cerchiamo di garantire ai nuovi commercianti una conoscenza del territorioe delle prospettive delle attività che vogliono avviare e tramite il consorzio fidi possiamo aiutare nell’accesso al credito».