Ridimensionamento personale Poste, Uil dice no

Si profilano nuove possibili chiusure di uffici postali, dopo le oltre mille previste per lo scorso anno. L’elenco è nel Piano di razionalizzazione degli uffici anti-economici finito sul tavolo dell’Autorità di settore, che ha deciso di avviare un’istruttoria per vederci chiaro e assicurarsi che gli obblighi di servizio universale in capo al gruppo siano rispettati.
E che una piccola rivoluzione organizzativa sia in corso nell’azienda si evince anche dall’accordo raggiunto con i principali sindacati, che vede oltre 5.800 “eccedenze”, vale a dire personale che va ricollocato all’interno del gruppo con diverse mansioni.
In Sicilia le eccedenze saranno 371, ad Enna le eccedenze sono 7 mentre per i portalettere, sono queste le figure che verranno ridotte e che verranno trasferiti agli sportelli con un ulteriore blocco delle assunzioni, sono 76, ogni postino avrà una fetta in più di territorio da coprire.
I sindacati Slc-Cgil, Slp-Cisl e Failp-Cisal hanno siglato un accordo firmato il 28 febbraio scorso, ha detto no Uil Poste, che lamenta “l’assenza di una credibile prospettiva di sviluppo del settore postale” e “il costante ricorso alla logica dell’efficienza senza coniugarla con innovazione produttiva e organizzativa”.