Per il consolidamento della chiesa del Santissimo Salvatore di Nicosia colletta in città

Nicosia. Dopo anni di attesa vana per un finanziamento pubblico, i lavori di consolidamento della chiesa del Santissimo Salvatore sono partiti grazie alla Conferenza episcopale italiana che per interventi di questo tipo può finanziare fino al 50% dei lavori e ad un contributo della Diocesi di Nicosia. Mancano però 200 mila euro che sono a carico della parrocchia e parte in città la raccolta fondi per reperire la somma mancante. La struttura è stata già messa in sicurezza con un sistema di ponteggi e impalcature, ma mentre i lavori procedono si deve trovare la somma mancate, altrimenti l’intervento rimarrà incompleto. In questi giorni è stata diffusa una lettera del parroco Michele Pitronaci e del presidente del Comitato Mario Lo Faro, che fanno appello ai cittadini a contribuire al recupero di un simbolo della città.
Il dissesto riguarda la rocca sulla quale sorge la chiesa. La torre campanaria presenta crepe e inequivocabili segni di problemi statici. Edificato nei primi del 1200, l’edificio sacro è considerato una rara testimonianze di stile Romanico in Sicilia. Per gli interventi più urgenti di recupero un progetto già cantierabile, con tutti i visti necessari, quasi 5 anni fa ha anche ottenuto l’approvazione dell’assessorato regionale Lavori pubblici. L’importo è di 600 mila euro e adesso il 50%, cioè 300 mila euro, sono stati finanziati dalla Cei, 100 mila dalla Diocesi nicosiana, ma mancano 200 mila euro. L’edificio, oltre ad avere un profondo significato religioso, è di enorme valore storico ed architettonico. L’emergenza è duplice perché da tutelare è il bene storico ma anche l’incolumità dei cittadini. Ai piedi del picco, che si affaccia sul corso principale della città, ci sono numerose abitazioni e il distacco di un masso oltre a trascinare con se la torre, potrebbe provocare una strage. Il progetto che è stato ora avviato prevede lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli intonaci interni del luogo di culto, interventi sulle mura e sulla torre campanaria.
Quello sul campanile si presenta come il recupero più complesso dal momento che si trova sul versante della rocca del Salvatore da tempo transennato a causa di piccoli distacchi la cui origine è la polverizzazione della pietra. Per il campanile è previsto un intervento di smontaggio e rimontaggio di piccoli lotti danneggiati da recuperare anche con reintegri della pietra. Chi volesse contribuire, può farlo sia con un contributo unico, sia con una somma rateizzata in un anno. I contributi possono essere versati sul conto corrente bancario IT 46 E 02008 83670000300304078 con la motivazione “Lavori per la chiesa SS. Salvatore” o possono essere consegnati al parroco Pitronaci, al presidente del Comitato Lo Faro, al segretario del Consiglio parrocchiale per gli Affari economici Barbera Dario, ai responsabili dei sottocomitati Antonio Casale, Filippo Costa, Pina Rizzo, Lina Mancuso, Maria Luisa Marcellino, che rilasceranno la ricevuta per conto della parrocchia.