Nicosia. Operatori ecologici, senza stipendio da 5 mesi, si sono rivolti al Commissario di polizia

Nicosia. Gli operatori ecologici, senza stipendio da 5 mesi, ormai allo stremo, si sono rivolti al commissario di polizia, rappresentando la loro situazione di difficoltà economica e il dirigente Daniele Manganaro ha convocato per ieri il liquidatore Giovanni Interlicchia e il sindaco Sergio Malfitano. Il componente della commissione di liquidazione convocato nella mattinata, ha depositato negli uffici della polizia di Stato tutta la documentazione contabile che era stata richiesta dal Comune ed il Piano economico e finanziario dell’Ato, che è stato trasmesso anche negli uffici del Municipio. Il sindaco Malfitano ha incontrato il commissario Manganaro in serata e gli esiti del colloquio con il funzionario di polizia dovrebbero essere resi noti questa mattina.
Una “svolta” dopo le ultime vicende con la comunicazione che giovedì scorso il legale rappresentate dell’Atoennaeuno ha inviato al sindaco Sergio Malfitano con la quale viene disdetto l’incontro previsto per venerdì, dopo avere appreso che si sarebbe svolto a “porte aperte” nell’aula consiliare. La nota aggiungeva che la documentazione contabile richiesta dal Comune era disponibile in qualunque momento e ieri, quella documentazione è stata consegnata al commissario Manganaro. Quella consegnata dagli operatori ecologici al commissario di Polizia è una lettera accorata, che nella sua semplicità riassume il dramma di chi non sa più come sfamare la famiglia e si vede sospendere per morosità anche le utenze “essenziali”, come l’energia elettrica.
«La totalità di noi, anche a causa dei ritardi con i quali, da anni – scrivono gli operatori ecologici – ci vengono erogati gli stipendi, è stata costretta a fare ricorso al credito. Ci troviamo ora nell’impossibilità di onorare gli impegni assunti con le banche ed a provvedere al pagamento di utenze e canoni, dovendo destinare le scarsissime risorse di cui disponiamo al vitto per le nostre famiglie».
I lavoratori del servizio ambientale chiudono la loro lettera al commissario Manganaro chiedendogli di intervenire con il sindaco e con i vertici dell’Ato per scongiurare che questo stato di disagio possa portare qualcuno a gesti disperati e inconsulti, tentando una composizione bonaria della questione che contrappone il Comune e l’Ato. Nei mesi scorsi il sindaco aveva presentato in commissariato un esposto contro l’Ato per il mancato pagamento degli stipendi agli operai. Era accaduto nel 2012 quando le somme versate dal Comune erano state destinate al pagamento della discarica che aveva “chiuso” per il Comune che risultava moroso.
«Siamo le vittime di una situazione che ci sta schiacciando con le nostre famiglie – hanno commentato ieri con amarezza gli operatori di Nicosia – abbiamo diritto allo stipendio che è un bene primario. Vogliamo denunciare il silenzio sulla nostra situazione da parte di tutti i partiti. Perfino la Chiesa non ha speso una parola sulla condizione di alcune decine di famiglie ridotte alla fame. Non accettiamo che questo accada per le beghe tra Ato e Comune. Noi abbiamo sempre garantito il servizio, con senso di responsabilità e nell’interesse di tutti i nicosiani. Abbiamo lavorato ed abbiamo diritto al salario».
Il sindaco Malfitano ha confermato che il Piano economico è stato consegnato, ma non ha rilasciato dichiarazioni riservandosi di farlo solo dopo l’incontro con il commissario Manganaro.