Regalbuto. Conferenza su legalità e lotta alla pedofilia

Regalbuto. 27 maggio, giornata dedicata al rispetto della legalità e alla lotta alla pedofilia, con una conferenza sul tema “Famiglie in chat: navigando nella legalità, genitori e figli insieme in Internet”, che si svolgerà nell’aula Paolo VI della chiesa madre San Basilio di Regalbuto con inizio alle ore 18.00. L’ iniziativa sinergica vede assieme il Movimento civico uniti per Regalbuto ed il sindacato di Polizia Coisp con il patrocinio del gruppo consiliare Uniti per Regalbuto. Assicurata la presenza del questore di Enna dott. Ferdinando Guarino, del comandante della Polizia postale Sicilia Orientale, dott. Marcello La Bella, del parroco impegnato nella lotta alla pedofilia Don Fortunato di Noto. Giuseppe Roccella vice presidente del movimento civico Uniti per Regalbuto parla dell’iniziativa: “Davvero un periodo di vero disagio sociale per tante famiglie ed in questa occasione desideriamo alleviarlo con la consegna di 250 chili di alimentari alla Caritas regalbutese e sul piano informatico offrire un supporto alle famiglie contro i rischi della navigazione in rete ed i pericoli cui vanno incontro i nostri figli. Importante il supporto della chiesa locale rappresentata dal parroco don Alessandro Magno. Assicurata la presenza del questore dott. Ferdinando Guarino espressione di legalità, del Dott La Bella esperto in informatica postale e di Don Fortunato Di Noto, da sempre impegnato nella tutela dei diritti dei minori, i cui messaggi contribuiranno maggiormente ad avere più coscienza del problema che affligge la società in cui viviamo. La nostra iniziativa –ha sottolineato Roccella- nasce da un incontro con il segretario provinciale Coisp, Giuseppe Milano, con i due colleghi della polizia Nicola Cicero e Mariano Beninati, con il capogruppo di “Uniti per Regalbuto” Giuseppe Sassano, poichè i problemi delle famiglie ci stanno a cuore così come il mondo giovanile spesso trascurato. E’ auspicabile- afferma Roccella- una presenza massiccia di giovani a quest’incontro, poichè ascoltando queste personalità possano essere loro stessi assieme a noi testimoni verso gli altri delle insidie in chat spesso anonime e per combattere gli abusi del web verso i bambini”.
Carmelo di Marco