Dipendenti Provincia Enna in agitazione

Presso la sala consigliare della provincia Regionale di Enna si è svolta oggi l’assemblea sindacale indetta dalle tre organizzazioni FP CGIL (Giovanni Lavalle), FP CISL (Antonino D’Alia) e UIL FPL (Giuseppe Adamo) dove hanno partecipato massicciamente i lavoratori dell’Ente presente anche il Presidente della Provincia Giuseppe Monaco nonché i colleghi Gianfranco Di Maria ed Enzo Abbinanti rispettivamente Segretario Generale della CISL FP Territorio Enna – Caltanissetta – Agrigento e Segretario Regionale CGIL FP Sicilia.Una situazione esplosiva che rischia di avere conseguenze devastanti per il territorio in termini di servizi e per l’occupazione.
Questo il comunicato stampa:
Allo stato attuale i dipendenti rischiano il proprio posto di lavoro per mancanza di finanziamenti. Il Presidente Crocetta e l’Assemblea regionale hanno cancellato, con un colpo di spugna, le Province senza un progetto chiaro che tuteli i servizi e il livello occupazionale. La macelleria sociale temuta diventa sempre più una realtà in un territorio depresso e già martoriato dalla mancanza di lavoro e dalla crisi economica. La Provincia Regionale è incastrata in una situazione anomala. Pur non avendo debiti e pur avendo attuato in questi anni una politica di rigore, che ha portato ad una contrazione massima delle spese, rischia il dissesto finanziario. Un dissesto che essendo anomalo e non configurandosi in alcuna fattispecie normativa creerebbe conseguenze devastanti per l’occupazione. Ipotesi questa che va assolutamente scongiurata in ogni modo in attesa che il Governo assuma le azioni risolutive. Per questa ragione abbiamo chiesto all’Amministrazione provinciale di indirizzare le risorse disponibili solo per il pagamento delle retribuzioni congelando di fatto qualsiasi altra attività istituzionale. Il governatore Crocetta ha incassato il consenso della gente quando ha parlato di tagli ai costi della Politica ma di certo oggi avrà la gente contro perché la scure cade sui servizi essenziali, dalle scuole, alle strade e alla solidarietà sociale. Il Governatore ha voluto questa drammatica situazione in uno slancio di notorietà mediatica ora diventi consequenziale con quanto dichiarato attraverso la stampa, quando a sostegno della sua scelta, ha assicurato che nessun dipendente provinciale verrà licenziato. Intanto però le Amministrazioni provinciali con in testa la Provincia di Enna non possono con le risorse disponibili chiudere il bilancio e quindi non sono nelle condizioni di rinnovare il contratto ai precari e di pagare i creditori. Sono queste le problematiche che caratterizzeranno i lavori del tavolo permeante promosso lo scorso 14 maggio dalle parti sociali con il Governatore al quale avanzeremo le proposte per una riforma delle Province, che migliori i servizi, elimini gli sprechi e valorizzi le risorse umane e professionali presenti. Per queste motivazioni annunciamo e proclamiamo una giornata di protesta con un sit-in che si terrà davanti alla sede della Presidenza regionale. Una manifestazione che si allargherà a macchia d’olio considerato che il decurtamento del 56 per cento dei finanziamenti metterà a ruota in ginocchio tutte le nove Province regionali.