Sperlinga. I Consiglieri di minoranza: squallore al Consiglio comunale

Sperlinga. I Consiglieri di minoranza al Consiglio comunale Michele Lo Bianco, Salvatore Castello, Maria Grazia Salamone, Michele Scarlata hanno predisposto una lettera aperta a tutta la cittadinanza dal titolo: “Squallore al Consiglio comunale” spiegandone i motivi:
“Al Comune di Sperlinga esiste una emergenza democratica. Mancano le condizioni essenziali allo svolgersi della vita delle istituzioni locali. L’inerzia domina l’attività amministrativa ed il paese è in abbandono.
Alla incompetenza politica e amministrativa si vuole sopperire con la tracotanza. Succede che dopo avere irresponsabilmente disertato il primo Consiglio Comunale voluto dalla Minoranza per affrontare il delicato problema dei lavoratori precari del Comune, anche nella seduta del 3 giugno 2013 la Maggioranza ha -di fatto- omesso di affrontare l’argomento.
Infatt: dopo una relazione del Sindaco alla legittima richiesta della minoranza di ottenere quantomeno gli indispensabili dati tecnici del problema, viene opposta una resistenza democraticamente allucinante.
Con ispirazione surreale si fonda il rifiuto di trattare l’argomento sulla stupefacente motivazione che ogni approfondimento sarebbe superfluo, dato che a tutto starebbe provvedendo il Sindaco. Il quale, non sapendo che pesci prendere, ha pensato di potersene uscire a buon mercato esasperando i toni del dibattito. Della serie devo dare e prendo di sopra.
Indi, a stretto giro di posta, arriva il pronto soccorso del Presidente del Consiglio che, con una delle sue grezze alzate d’ingegno, scioglie inopinatamente la seduta lasciando tutto a gambe all’aria.
Con ciò stesso, equiparando le asprezze dialettiche del Sindaco ad un tumulto in aula che – come legge e regolamenti prescrivono – è l’unico motivo per cui si possa sciogliere una seduta consiliare senza scivolare nell’abuso di potere”.
Per cui i Consigliere invitano i cittadini di fronte a questo a riflettere, e al fine di garantire condizioni di agibilità democratica alle istituzioni locali fanno presente che: “doverosamente chiederemo l’intervento del Prefetto”.