All’ospedale di Nicosia mancano le provette e altro materiale

Nicosia. Pazienti in attesa di sottoporsi ai prelievi per le analisi, rimandati “a casa” perché mancavano le provette. E’ accaduto ieri mattina all’ospedale Basilotta, con i comprensibili disagi di quanti, dopo avere espletato la trafila di prenotazioni e file allo sportello, ed essersi presentati “a digiuno” per i prelievi, si sono sentiti spiegare che le analisi erano sospese.
A causare il gravissimo disservizio è stata la mancanza di uno strumento semplicissimo e basilare per un ospedale, quali sono le provette dove vengono conservati i prelievi in attesa di essere sottoposti alle diverse tipologie di analisi cliniche. Sembra che mancherebbero anche gli aghi a farfalla e, purtroppo si conferma un problema di approvvigionamenti di attrezzature medicali di base, considerato che solo poche settimane fa mancavano infusori per flebo e sacche, carenze che in un ospedale che è di riferimento per un vasto circondario creano difficoltà e disagi ai pazienti.
Tra la fine del 2012 e gli inizi di quest’anno la Tac rimase ferma perché mancavano le batterie e all’Asp non esister una scorta che consenta l’immediata sostituzione con la conseguenza di sprechi di danaro non indifferenti, perchè i pazienti che necessitavano di Tac per settimane sono stati accompagnati in ambulanza a Leonforte con impiego di personale che è già carente e spese per il carburante che probabilmente sono state superiori al costo delle batterie. Sempre negli ultimi mesi sono mancati anche farmaci essenziali alle terapie. Tra l’altro sembra che manchi un appalto per le forniture dei medicali, quali proprio le provette, gli aghi, gli infusori e le sacche con la conseguenza che quando le scorte si esauriscono l’Asp è costretta ad acquistarli ai prezzi di mercato con ulteriore spreco di denaro. A questa situazione deve aggiungersi la mancanza di personale paramedico e in alcuni reparti anche di personale medico. Si attende ora che dopo l’inaugurazione delle nuove sale operatorie, che si terrà lunedì, il commissario Termine avvii una ottimizzazione dei servizi che consenta di evitare che i pazienti non possono fare una flebo o sottoporsi alle analisi.