Incompleto il Piano economico e finanziario per Nicosia presentato dall’Ato

Nicosia. Il Piano economico e finanziario per Nicosia dell’Ato, depositato dai liquidatori nelle mani del dirigente del commissariato di polizia lo scorso 21 maggio, trasmesso al Comune e andato in consiglio per l’approvazione era solo una bozza. In sostanza non era il piano definitivo che deve essere accompagnato da una dettagliatissima relazione tecnica ed economica che era totalmente mancante. Nuova defaillance dell’Ato che dopo avere comunicato di non svolgere più il servizio, salvo riassumerlo 2 giorni dopo, ha consegnato un Piano incompleto. La comunicazione che non era il documento definitivo è arrivata in Comune solo giovedì mattina, con la seduta consiliare per l’approvazione fissata per la stessa sera. A quel punto il dirigente dell’Utc non ha potuto fare altro che ritirare il parere favorevole. A quel punto si doveva comunque andare in consiglio comunale anche perché fino a che manca l’approvazione del Piano, che quantifica i costi del servizio per l’anno in corso, il Comune non può provvedere ad effettuare alcuna anticipazione e, quindi, neanche quella per gli stipendi degli operatori ecologici dipendenti dell’Ato che non percepiscono i salari da gennaio.
La tensione in consiglio è stata altissima anche perché i lavoratori esasperati erano presenti e qualcuno, con incredibile leggerezza ed incoscienza, avrebbe anche fatto correre la voce che il Comune punta a licenziarli. Una baggianata, considerato che si tratta di dipendenti dell’Ato e non certo del Comune, ma che in una situazione ha rischiato di innescare gesti disperati. Tensione che è salita quando è stato chiaro che «quel piano» non era tale. Alla fine, dopo la relazione del dirigente della Ragioneria generale, è stata trovata una soluzione: il Piano è stato considerato un consuntivo del costo per il 2012 e approvato in quanto tale, in attesa che venga fornito il vero piano economico e finanziario, che dovrà essere ulteriormente vagliato e votato dal consiglio. In questo modo saranno quanto meno legittime da un punto di vista contabile le anticipazioni per gli stipendi di 15 lavoratori in una situazione assurda che poteva essere evitata con la trasmissione dei giustificativi dei costi da mesi chiesti dal sindaco.