A pluriclassi di Villapriolo terzo premio con il cortometraggio dal titolo “noi CAPACI di ricordare”

Una giornata di grandi emozioni, ieri, al Cinestar di San Giovanni La Punta, presso il centro commerciale “I Portali”, per i ragazzi della pluriclasse IV e V elementare e I, II e III media della sezione staccata di Villapriolo. Accompagnati dalle insegnanti Giacoma Richiuso e Teresa Seminara e da una rappresentanza del Consiglio comunale dei ragazzi, guidata dalla maestra Silvana Ferrazzano, dal prof. Claudio Stella e dal piccolo sindaco Luciano Bruno, hanno partecipato alla manifestazione conclusiva, che ha visto l’adesione di tante scuole siciliane, e alla premiazione del concorso “Piccoli registi cercasi … per la Legalità”. Alla presenza dell’on. Rita Borsellino la scuola villapriolese, appartenente all’IC “Vincenzo De Simone”, diretto dal prof. Giovanni Bevilacqua, ha ricevuto il terzo premio con il cortometraggio dal titolo “noi CAPACI di ricordare”, realizzato in occasione del ventesimo anniversario della strage di Capaci.

Con questo DVD che ha avuto tante lodi, ma soprattutto tantissimi applausi per la commozione che ha suscitato nel numeroso pubblico presente, gli alunni di Villapriolo hanno ricordato alcune delle tante vittime uccise dalla mafia, i cui nomi erano impressi sulle loro magliette, per ribadire l’importanza e il valore etico della memoria nel ventesimo anniversario della strage di Capaci. Sul retro delle magliette, bianche, come i lenzuoli appesi ai balconi di Palermo il 23 maggio, gli alunni hanno disegnato le lettere che hanno composto la frase: NOI “CAPACI” DI RICORDARE, frase che dà il titolo al cortometraggio. “Ciò che ci ha fatto più piacere –dicono le insegnanti Teresa Seminara e Giacoma Richiuso- che ci ha ripagato di tante insoddisfazioni giornaliere è stata la commozione di Rita Borsellino che ci ha detto semplicemente ‘grazie’ leggendoci la motivazione per la quale abbiamo conquistato questo traguardo, di cui siamo tutti orgogliosissimi: per l’importanza del messaggio della memoria come rispetto delle generazioni passate e monito per quelle future”. “La Finalità del progetto – afferma il dirigente Giovanni Bevilacqua- è educare gli alunni alla legalità per sollecitarli a divenire consapevoli delle proprie idee e responsabili delle proprie azioni, oltre che farli prendere coscienza del peso sociale ed economico dei fenomeni della criminalità organizzata per contrastare quella mentalità “morbida e convincente“ che fa da supporto alla mafia”.

Pietro Lisacchi