Nicosia: ferma da 2 settimane la raccolta differenziata

Nicosia. Ferma da 2 settimane la raccolta differenziata, strumento indispensabile ad abbattere i costi complessivi del servizio di igiene ambientale. I cassonetti dedicati ai rifiuti differenziati quali plastica, vetro, alluminio, sono colmi, non viene effettuata la raccolta “porta a porta” e anche i cartoni e gli imballaggi che dovrebbero essere prelevati settimanalmente da attività commerciali e produttive si accumulano. La conseguenza è che tutta la spazzatura finisce in discarica, con un aumento del costo per il trasporto, e quindi gasolio e usura mezzi, e di conferimento in discarica. Da ieri sono rientrati in servizio i 10 netturbini comunali che l’Ato Ennaeuno aveva prima “restituito” in carico al Comune e poi ha ripreso come comandati all’Ato. Da ieri in sostanza il servizio ritorna ufficialmente con l’organico completo di 25 operai. Quello che serve con urgenza è comunque un piano della raccolta differenziata, che ormai da quasi 2 anni è “sperimentale” e riguarda solo alcune aree della città. Se venisse potenziata e messa a regime il risparmio sarebbe notevole e, anzi, si potrebbero realizzare utili derivanti dal conferimento del cosiddetto “umido” al centro di compostaggio del Dittaino.
Al momento invece tutto finisce in discarica con costi elevati sia per il prezzo dello smaltimento sia perché i compattatori devono raggiungere la discarica fuori provincia dove attualmente si conferisce, mentre una differenziata a regime permetterebbe di smaltire l’umido al dittaino, a meno di 40 chilometri di distanza, incassare le somme per la “vendita” dei rifiuti da avviare al compostaggio e risparmiare sullo smaltimento in discarica. Un meccanismo virtuoso che in città non è mai realmente partito. Per il 2012 l’Ato ha indicato oltre 600 mila euro di costo per la raccolta differenziata, ma non risultano introiti per la vendita dei rifiuti riciclabili e il volume di Rsu finito in discarica e quindi “pagato” è uguale a quello del periodo nel quale non si svolgeva la raccolta “porta a porta”. In città manca una piattaforma per il deposito provvisorio dei rifiuti differenziati e l’area di contrada Crociate, dopo proroghe all’utilizzo, è definitivamente fuori norma e, tra l’altro è stata sequestrata 3 settimane fa dalla magistratura perché vi erano depositati rifiuti di vario genere, soprattutto materiali ingombranti quali gli elettrodomestici, che non possono essere lasciati sul terreno ed esposti alle intemperie. Un’inchiesta della procura di Nicosia che si aggiunge a quella sull’emergenza sanitaria di fine aprile e di fine maggio.