Formazione Professionale, in provincia di Enna sono 19 gli Enti

Sulla Formazione professionale, sui controlli e sulla parentopoli, dopo i fatti di Messina, in cui sono stati coinvolti deputati regionali e nazionali ed anche funzionari ispettivi, hanno spinto l’assessore regionale al lavoro, Ester Bonafede , ad inviare una nota al Direttore Generale del Dipartimento del lavoro e per conoscenza al presidente della Regione, Rosario Crocetta, per puntare sulla “trasparenza e legalità nell’attività ispettiva e di controllo nel mondo della formazione professionale. La stessa circolare è stata inviata a tutti i Centri dell’Impiego (ex Ufficio di collocamento), che ha unificato gli Scica con l’ex Ufficio provinciale del lavoro (non esiste più), invitandoli a dei controlli più accurati, soprattutto nella gestione dei centri di formazione professionale. L’assessore suggerisce di avviare “procedimenti per attuare una rotazione del personale, soprattutto in quei rami dell’amministrazione regionale in cui l’inserimento territoriale ed ambientale del dipendente può compromettere la serenità di giudizio e l’imparzialità nelle funzioni ispettive e di controllo presso i centri di formazione e quindi appare probabile che a seguito di questo intervento si possa verificare una “mobilità d’ufficio”.
In provincia di Enna i centri di formazione sono 19, 7 ad Enna, 4 a Nicosia , 2 a Leonforte e Piazza Armerina, uno ciascuno a Barrafranca, Pietraperzia, Catenanuova e Regalbuto. Questi centri di formazione, a seguito di questa circolare, prevede non solo un controllo amministrativo da parte di funzionari regionali comandanti , ma anche se ci sono esempi di parentopoli ed altre irregolarità, già registrati in altri Centri di formazione di altre province. Per quanto riguarda l’Ispettorato del lavoro avrà il compito di controllare l’idoneità dei locali che ospitano i centri di formazione e dichiarare se gli stessi siano idonei ad ospitarli. L’agibilità di questi centri viene certificata o da tecnici comunali o da perizie private, diverso, invece, è il controllo della funzionalità dei centri di formazione che sarà demandata a ispettori regionali, che dovranno relazionare all’assessore regionale.