Gestione rifiuti. Assemblea per costituire la SRR in provincia di Enna

Enna. Dovrà essere il commissario straordinario, Salvatore Caccamo, a convocare l’assemblea dei sindaci per la costituzione delle nuove società di rifiuti, che avrebbe dovuto costituirsi entro il 31 luglio, ma che non è stato possibile effettuare per il problema di Piazza Armerina, che, con decisione unanime del consiglio comunale, aveva deciso di far parte dell’Ato Rifiuti Cl2. La decisione dell’assessore regionale all’Energia, Marino, e del suo direttore Lupo di disconoscere questa annessione a Caltanissetta, cambia tutta la situazione perché ora è possibile convocare l’assemblea dei sindaci e decidere di approvare lo statuto della nuova società con la partecipazione di tutti e venti i comuni della provincia, senza fughe in avanti. La convocazione dell’assemblea dovrebbe avvenire in settimana, mentre per Piazza Armerina dovrebbe essere nominata un commissario ad acta. Per quanto riguarda la discarica di Cozzo Vuturo, che continua a rimanere chiusa, nonostante i tanti incontri dei tecnici dell’Ato Rifiuti con quelli dell’assessorato per cercare di riattivarla, anche se in via temporanea, utilizzando la vasca B1 la situazione continua ad essere interlocutoria, anche se si tratta di un problema veramente importante perché la sua riapertura andrebbe a risolvere molti problemi di smaltimento dei rifiuti ed anche finanziari perché abbancare i rifiuti in discariche fuori provincia costa parecchio e sono soldi che si pagano in contanti. E’ una situazione di notevole importanza ed i sindaci dovrebbero essere pressanti nei confronti dell’assessorato regionale all’Energia per cercare di arrivare ad una soluzione percorribile perché il costo per abbancare fuori è veramente notevole e la disponibilità finanziaria è modesta. L’altro argomento, quella della messa in esercizio dell’impianto di selezione dei rifiuti di Gagliano, ancora segna il passo, nonostante le assicurazioni del sindaco Salvatore Zappulla, che si è impegnato a risolvere il problema che interesserebbe 2500 famiglie di Gagliano ed Agira.