Villarosa. I due lavoratori della Grinplast hanno sospeso la protesta: rimane la disperazione

Villarosa. La disperata iniziativa dei due lavoratori della Grinplast, Michele D’Alù e Nicola Lo Brutto, per far rimbombare l’eco della protesta anche nelle sorde stanze dei bottoni non è servita a nulla. Dopo due giorni e mezzo hanno interrotto la loro protesta e sono scesi dai silos dove manifestavano contro la decisione dell’azienda di chiudere definitivamente lo stabilimento villarosano. La scelta di interrompere la protesta è stata presa quando hanno capito che l’azienda era stata messa in liquidazione. “Dovevamo buttarci giù dai silos? E alle nostre famiglie chi avrebbe provveduto poi?”, hanno detto con le lacrime agli occhi D’Alù e Lo Brutto. “Ci hanno tagliato fuori da tutto –affermano all’unisono gli altri-. Quello che è stato fatto è stata un’operazione scientifica di domolizione. Un percorso progressivo di smantellamento e dismissione. Non si sostituivano più neanche i neon o qualche faro che si fulminava. Per salvaguardare i macchinari dall’acqua, che si infiltrava quando pioveva o dal guano dei piccioni, abbiamo dovuto stendere perfino dei teloni di plastica sopra. Fino qualche anno fa la Grinplast era il fiore all’occhiello del gruppo che fa capo alla famiglia Cascone di Vittoria per qualità e produzione di prodotti plastici. E pensare che da qui partivano ogni giorno due tre tir colmi di prodotti finiti”. “Quella della Grinplast –tuona il sindaco Franco Costanza- è stato un omicidio programmato e premedidato dall’azienda. A mio avviso, la situazione strutturale dell’azienda è al di sotto dei minimi consentiti dalla legge. Quello non si può più definire un sito produttivo, ma una baracca dove mancano i requisiti tali da poterla definire azienda. Per essere in queste condizioni, significa che l’opificio è in sofferenza da anni. In questo momento è come se fossimo in lutto: abbiamo sospeso i festeggiamenti di domenica in onore della Madonna della Catena. Si faranno solo funzioni religiose. Ma non ci stiamo arrendendo. Lunedì, assieme ai sindacati incontreremo il liquidatore per definire le spettanze dei dipendenti. Poi martedì ho un incontro alle 11,30 con l’assessore regionale alle Attività Produttive, Linda Vangheri”. Intanto non è detto, come si vocifera, che la vicenda Grinplast non possa avere risvolti anche di altro tipo.

Giacomo Lisacchi