Gagliano. Mons. Vasta si dimette da parroco

Gagliano. E’ oggi il giorno dei saluti per i due parroci che si apprestano a lasciare le parrocchie di Gagliano: padre Domenico Bannò e mons. Vito Vasta (nella foto). Il primo lascerà definitivamente Gagliano per mettersi alla guida di una delle parrocchie di Leonforte; il secondo, dimessosi per raggiunti limiti di età, rimarrà a Gagliano e continuerà a svolgere il suo ministero sacerdotale (non più da parroco) in stretta collaborazione con il nuovo arciprete Pietro Antonio Ruggiero. Sono giorni di avvicendamento in diocesi, secondo le disposizioni dettate dal vescovo, e c’è fermento nelle parrocchie tra saluti agli uscenti e accoglienza ai nuovi. Oggi pomeriggio, alle 18, si terranno in contemporanea due messe di saluto ai parroci uscenti: una sarà celebrata presso Santa Maria delle Grazie e l’altra in San Giuseppe. Alle 20 anche l’amministrazione comunale vorrà rivolgere il proprio saluto a coloro che tanto si sono spesi per la comunità gaglianese. In sala consiliare saranno dunque accolti i due parroci Vasta e Bannò in segno di gratitudine e riconoscimento.
Mons. Vasta, con i suoi 81 anni, ha segnato la storia locale dell’ultimo cinquantennio e lascia in eredità al nuovo arciprete una comunità cristiana matura e ben consolidata. E’ stato lungo il suo cammino da parroco ed ora, che giunge a compimento, mons. Vasta si ritiene soddisfatto per aver contribuito nella crescita spirituale dei suoi parrocchiani, rendendoli più consapevoli nella fede. Il suo cammino sacerdotale ha avuto inizio nel 1955. Fu ordinato sacerdote in chiesa madre, insieme a padre Bottitta, in occasione del 25° anniversario sacerdotale di padre Brancatelli e dell’allora arciprete Grippaldi. Fu viceparroco ad Assoro, a Troina e a Gagliano. A Nicosia fu direttore spirituale in seminario e anche insegnante di religione ed educazione artistica. Nel 1968 divenne parroco della parrocchia rurale Santa Margherita a Gagliano e vicario cooperatore della matrice con mons. Grippaldi. Dal 23 novembre 1986 è arciprete alla matrice. Ha conseguito la laurea in Diritto canonico presso l’Istituto Utrilusque juris presso la Pontificia Università Lateranense. E’ inoltre difensore del vincolo. Ha scritto brevi manuali per il catechismo e poesie cristianamente ispirate. Oggi cessa la responsabilità di parroco e diventa arciprete emerito. Negli anni ha voluto mantenere con i suoi parrocchiani un rapporto privilegiato. E’ ormai famosa la sua agenda, dalla quale non si separa mai. In essa annota tutte le date di compleanno e anniversario dei fedeli della sua parrocchia perché puntualmente possano ricevere i suoi auguri. Colto e con grandi capacità organizzative è stato alla guida della festa del patrono per 65 anni. E’ noto a tutti il suo impegno affinché la chiesa madre possa tornare a risplendere.
Valentina La Ferrera