Cisl e Uil Enna: Condotta antisindacale del collegio di liquidazione di EnnaEuno

I Segretari Provinciali CISL e UIL di Enna, Tommaso Guarino e Vincenzo Mudaro nel prendere atto della notizia, sia dal Sindaco di Enna che dal Liquidatore della Società EnnaEuno, che presso l’Ato Rifiuti di Enna sono stati prodotti atti che hanno determinato sostanziali variazioni delle condizioni contrattuali di alcuni lavoratori, scelti con tempi e modi assolutamente arbitrari e che non hanno visto il coinvolgimento del Sindacato.
Alle continue richieste da parte del sindacato di incontri, per avere la pianta organica, il piano d’ambito, il piano industriale dell’Ato Rifiuti di Enna, si registra da parte del Collegio di Liquidazione della società Enna Euno la chiusura totale, rifiutandosi a confrontarsi nel merito e assumendo decisioni che fanno crescere in maniera significativa il costo del servizio, già abbondantemente alto.
Viene ricordato al suddetto Collegio di Liquidazione – specificano i sindacalisti – che è ancora in vigore il CCNL di Federambiente che regolamenta i rapporti tra azienda, lavoratori e parti sociali e che la mancata applicazione dello stesso, oltre che al mancato rispetto per i rappresentanti dei lavoratori , inficia qualsiasi operazione, poiché essendo malamente costruita può essere facilmente impugnata. Altresì conoscere se l’assemblea dei soci della società Enna Euno, cioè i Sindaci, ha discusso e approvato, tutti i provvedimenti che ha messo in atto il Collegio di liquidazione, relativamente alla trasformazione di rapporti di lavoro con metodi arbitrari e solo per alcuni lavoratori e non per tutti, agli avanzamenti di carriera e cambio di mansione, ai trasferimenti unilaterali che sono risultati vessatori e privi di fondamento e di alcuna motivazione. Inoltre conoscere e sapere quanto incidono sul costo complessivo e se è stata ponderata la compatibilità finanziaria dei provvedimenti adottati, rispetto al bilancio della società.
Le segreterie sindacali sono assolutamente contrarie che i costi di questa operazione vengano scaricati sui cittadini, che già pagano bollette ingiustificatamente esose e sui lavoratori di settore che ne pagheranno le conseguenze.
Viene stigmatizzato il comportamento del Consiglio di Liquidazione che ha cercato e continua a cercare di affrontare i problemi da solo, non tenendo conto che per rendere legale ogni atto prodotto, specie quelli che riguardano i lavoratori, è necessario coinvolgere le parti sociali, non per mera di cortesia ma perchè lo prevede la legge e il Contratto di Lavoro.
Nel rispetto di tutti lavoratori, le OO.SS. ribadiscono la richiesta effettuata nell’incontro del 5 settembre 2013, di istituire un tavolo di concertazione, da subito, per ridiscutere il tutto; e, qualora Il Collegio di liquidazione non provveda a convocare il suddetto tavolo di concertazione sindacale entro 5 giorni, si preannuncia che si adirà le vie legali, per ripristinare anche in questa Azienda il rispetto dei diritti dei lavoratori e un corretto rapporto di relazioni sindacali. Pertanto è diffidato il Collegio di Liquidazione a rivedere con effetto immedito tutte le suddette scelte poichè intraprese senza il rispetto delle norme previste dal codice civile e dalla contrattazione sindacale, in modo da rendere legittime e sostenibili tali atti.