Piazza Armerina. La denuncia agli ambulanti, una vicenda iniziata mesi fa

Appena dieci giorni fa i commercianti della Villa Romana furono protagonisti di un sit-in dinanzi la Prefettura di Enna dove portarono le loro problematiche chiedendo ed ottenendo un incontro svolto con il Vicario del Prefetto, Tania Giallongo a cui chiesero di fare da raccordo con le istituzioni (soprattutto con il comune di Piazza Armerina) per interdire l’area contestata e permettere di montare le bancarelle lungo la Sp 90 consentendo quindi alla stessa di accogliere i pullman dei turisti. Ieri, invece, la notizia di una indagine per violenza ai turisti, attività investigativa condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Enna ha consentito di identificare il gruppo di venditori di souvenirs che per mantenere i propri affari costringendo i turisti in visita ad accedere al sito percorrendo la via, più lunga ed in salita.
La vicenda è ben nota da mesi e nasce già ad aprile con l’assegnazione di 28 posti a fronte delle 35 domande; con l’apertura della nuova area commerciale e del parcheggio della Villa Romana del Casale gli operatori commerciali furono costretti ad affittare ed assicurare il box di legno nella nuova area all’interno del parcheggio.
Sindacati ed operatori commerciali, però, sin da subito si mobilitarono a causa della pavimentazione dell’area interessata perchè provocava il sollevamento delle polveri al passaggio dei pullman. Gli stessi hanno più volte denunciato le difficoltà commerciali, ma anche sanitarie, causate da quella postazione.
Del caso fu investita anche l’Azienda Sanitaria Provinciale che negò l’agibilità all’area commerciale che subisce l’inquinamento, ma non l’area del parcheggio che invece lo provoca.
Ad inizio ottobre i venditori ambulanti per chiedere il ritorno nella sede in cui avevano sempre lavorato, diedero vita ad una protesta, poi sospesa, ma annunciarono che sarebbe ripresa se fosse di nuovo caduto nel silenzio quanto da loro chiesto. Nulla da allora ha mosso le parti; ieri, infine, la denuncia della polizia che dovrà fare chiarezza e chissà se contestualmente verrà affrontata la problematica che non accenna a finire.