Tribunale Nicosia. Ministro: “Non si parli più di sezioni distaccate”

Nicosia. “Non si parli più di sezioni distaccate”, questa in sintesi la premessa con la quale ieri il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, ha aperto l’incontro ottenuto dalla deputata Maria Greco con il vicesindaco Carmelo Amoruso e il sindaco di Mistretta Iano Antoci. Una premessa che chiude definitivamente ogni discussione sterile, trascinata per settimane sulla proposta che già il capo del Dog Luigi Birritteri aveva escluso, del tribunale con sede a Nicosia che accorperebbe il circondario dell’ex ufficio mistrettese e Mistretta sede di sezione distaccata. Sgomberato finalmente il campo da una ipotesi che non è giuridicamente e politicamente percorribile, la Cancellieri ha prospettato una possibilità di rivedere la soppressione del Tribunale di Nicosia a condizione che non si parli più di sezione staccata. Deve essere indicata una sola sede di tribunale e poi nell’ambito degli accordi che riguardano esclusivamente i territori interessati questi potranno valutare dove destinare il nuovo. A questo punto il vicesindaco Amoruso a sorpresa ha consegnato al ministro Cancellieri una bozza provvisoria del progetto normativo per la creazione del “Tribunale di Montagna”, che è stato predisposto dall’avvocato Giuseppe Agozzino del direttivo dell’Unione Fori Siciliani con il contributo tecnico del “Movimento per la difesa dei Territori”. Per Amoruso, che aveva ricevuto il progetto poco prima di partire per Roma, una piacevole sorpresa: il ministro dopo avere ricevuto il progetto e avere ascoltato dallo stesso Amoruso che si tratta di un documento che viene da un movimento di cittadini, gli ha indicato di sottoporlo ad Anna Maria Palma, presidente della Commissione per il monitoraggio della riforma. La Commissione è l’unico organo deputato a fornire al governo soluzioni normative e organizzative in vista dei decreti correttivi che dovranno essere emessi entro il 13 settembre 2014. Il progetto fa seguito ai due precedenti di Agozzino approvati dal Consiglio Comunale di Nicosia ma, soprattutto, alle riunioni e discussioni pubbliche del 14 settembre e del 23 settembre organizzate dal Movimento per Difesa dei Territori. «Preciso subito che il progetto nasce con il contributo decisivo del Movimento, che ha fornito idee, contributi e analisi tecniche. Mi riferisco – ha spiegato Agozzino – all’elaborazione dei dati eseguita da Fabio Bruno e all’eccellente lavoro cartografico e di mappatura di Graziano Li Volsi. L’idea del tribunale di montagna era stata rilevata dallo stesso Birritteri in sede di audizione alla Camera del 1 febbraio 2012». Il progetto è in linea con il rapporto europeo sulla Giustizia del giugno scorso e lo scopo è ottenere la modifica del Dl 155 per cancellare dalla tabella dei tribunali soppressi il tribunale di Nicosia. Il progetto sarà ora protocollato al Comune di Nicosia la settimana prossima verrà inviato alla Commissione monitoraggio. «Si tratta di una soluzione che tiene conto delle giuste richieste del circondario di Mistretta – conclude – ma senza l’ostacolo della sezione staccata che, come ho ripetuto più volte, è stata cancellata dal nostro ordinamento e che quindi come definitivamente asserito dal ministro, non è proponibile».