Enna. Festività dei defunti: l’ATO ormai defunto ci regale l’abolizione della sospensiva TIA 2006

Enna. “Quando eravamo piccoli aspettavamo la festività dei defunti per ricevere un piccolo dono portato da coloro che non c’erano più. Oggi, quella usanza viene fatta rivivere. L’ATO ormai defunto ci regale l’abolizione della sospensiva degli avvisi bonari della TIA 2006, bisogna premettere che lo stesso ATO aveva determinato il tributo 2006 violando la legge dello Stato, infatti il CGA di Palermo diede ragione ad una associazione di consumatori che aveva presentato ricorso (vedi sentenza 48/09); i comuni della provincia di Enna non hanno deliberato in modo legittimo quel tributo, infatti, molti hanno deliberato successivamente al 2005 nel 2006, oppure in alcuni casi dopo l’approvazione dei bilanci comunali; altri Enna e Barrafranca da accertamenti documentali non hanno mai deliberato quella tariffa TIA 2006. Di fronte a questo stato di cose è improponibile ogni qualsiasi avviso bonario, fra l’altro nel mese di marzo l’Assoconsumatori presentò alle procure di Enna e di Nicosia apposito esposto dato che si tratta di una vessazione illegittima, infondata in fatto e in diritto nei confronti dei cittadini essendo impossibile chiedere un tributo senza che ci siano apposite delibere o che le stesse siano conformi con le leggi dello Stato italiano. Si era convinti che nel marzo del 2013 bisognava presentare ricorso avverso quell’atto alla Commissione Tributaria e si ribadisce quella necessità anche se viene auspicato un intervento che possa ristabilire il diritto e l’applicazione della sentenza n.48/09 che rimanda per gli anni 2006 e 2007 all’ultimo tributo regolarmente approvato. Si comprende l’azione attuata dal collegio liquidatore che non volendo colpire chi ha di fatto creato il danno erariale, certi politicanti, scarica la propria responsabilità sui cittadini nel tentativo di far cassa a tutti i costi legittimamente o meno poco importa. Manca ormai ogni rispetto delle norme statali e ogni buon senso, in questa logica si favorisce lo sfascio delle istituzioni e si giustifica l’azione malavitosa di chi vuole ottenere guadagni in modo illegittimo” questa la lunga nota di Pippo Bruno, responsabile provinciale di Assoconsumatori, già Assoutenti, associazione che rimane ferma nei propri principi di rispetto delle leggi ed è a disposizione dei contribuenti per la presentazione di ricorsi alla Commissione Tributaria al n.329-3131303.