Quattro progetti, presentati dall’Ufficio provinciale, diretto dal dott. Nunzio Caruso, non sono stati finanziati dalla Regione avendoli dichiarati non ricevibili da parte delle commissione specifica. I quattro progetti dovevano servire quattro aree demaniali del territorio provinciali che sono stati danneggiati da incendi o da dissesti di carattere idrogeologico. I quattro progetti sarebbero costati un milione 357 mila euro. La Regione aveva pubblicato un bando per finanziari dei piani per la ricostituzione del potenziale forestale e l’introduzione di interventi di prevenzione, che sarebbero stati finanziati – se ammessi – nell’ambito del Piano di sviluppo rurale, il Psr 2007-2013. Il bando era stato pubblicato il 28 giugno scorso e Enna aveva regolarmente partecipato con quattro progetti di una certa importanza e riguardavano «il rimboschimento e la prevenzione nelle aree danneggiate da disastri naturali o da incendi, con l’inserimento di specie più resistenti alle avversità» nella riserva naturale orientata Rossomanno Grottascura Bellia di Enna, nella contrada Balatidduzza, sempre a Enna; e poi a Piazza Armerina, nelle zone del Monte Avone e a Rabottano. Per Rossomanno era stato presentato un progetto da 175 mila euro, per Balatidduzza da 130 mila, per contrada Rabottano di Piazza Armerina c’era il progetto più consistente con ben 965 mila euro di impegno finanziario; e per il Monte Avone da 87 mila euro.
Quattordici le domande presentate le cui istruttorie hanno avuto esito positivo, soltanto quelle relative ai progetti dell’Upa di Enna sono stati esclusi. La «non ricevibilità dei progetti presentati» era già stata comunicata a Enna con decreto firmato dall’ingegnere Pietro Lo Monaco, ex ingegnere capo del Genio civile di Enna, oggi dirigente generale del dipartimento regionale dell’Azienda foreste demaniali dell’assessorato delle Risorse agricole e alimentari. L’Upa di Enna ha dichiarato di non presentare ricorso per la bocciatura dei quattro progetti.