CCIAA: Protestano Associazioni imprenditori. On.Marziano incontra on.Alloro e Sindaco Enna

Enna – Non si ferma la protesta delle organizzazioni degli imprenditori nei confronti della Regione e del CEU. Nella giornata di ieri una delegazione ha incontrato il Prefetto, Clara Minerva, per sensibilizzarlo sulle problematiche. Il Prefetto si è subito messo a disposizione al fine di trovare una soluzione alternativa al pignoramento delle somme. Su questa possibilità c’è un cauto ottimismo atteso che un accordo, quello della transazione in 5 anni del debito era già stato trovato anche se non è mai stato siglato.

Questa mattina il Presidente della Commissione attività produttive dell’ARS, On. Bruno Marziano, ha incontrato, unitamente al deputato regionale del PD, Mario Alloro e al Sindaco di Enna, Paolo Garofalo, i rappresentanti delle associazioni di categoria che da ieri hanno proclamato l’assemblea permanente nei locali della Camera di Commercio di Enna, per protestare contro il mantenimento del suo commissariamento e la revoca del finanziamento della manifestazione “Enna in mostra”.
L’incontro è stato aperto dall’intervento di Gaetano Di Nicolò della Confcommercio di Enna e Salvina Russo, Presidente della Coldiretti ennese, che hanno spiegato le ragioni della protesta. “Ad una situazione di particolare gravità – hanno argomentato i due porta voce delle organizzazioni di categoria in stato di agitazione – determinata dall’immotivato protrarsi del commissariamento della Camera di Commercio, si è aggiunta la beffa del ritiro del finanziamento per la realizzazione della prevista Mostra dell’artigianato e dell’agricoltura che si sarebbe dovuta tenere a partire dal prossimo sabato 7 dicembre e per la quale le associazioni hanno già sostenute parecchie spese”.
Dal canto suo il Presidente Marziano ha sottolineato come la scelta di non consentire alla Camera di Commercio di operare nel pieno della legittimità democratica dei propri organi elettivi sia “dirigistica ed inaccettabile”.
“Le Camere di Commercio – ha poi aggiunto l’esponente democratico – sono strumento fondamentale di democrazia associativa e di sviluppo dei territori che vanno sostenute e non certo ostacolate”.
Il Sindaco Garofalo ha evidenziato come, nella recente classifica stilata dal “Sole 24 ore” sulla qualità della vita nei capoluoghi italiani, il Comune di Enna arretra di un punto proprio a causa dei parametri negativi sull’imprenditoria locale e l’artigianato.
“La revoca del finanziamento – spiega Garofalo – è l’ulteriore tassello di una strategia tesa alla destrutturazione della nostra provincia. È grave che una transazione già conclusa tra il Consorzio Ennese Universitario e la Camera di Commercio venga messa in discussione da due Commissari straordinari, provocando il default del bilancio camerale”.
L’On. Mario Alloro, che sulla vicenda del commissariamento della Camera di Commercio ennese ha prodotto diversi atti parlamentari, ha quindi chiesto al Presidente Marziano che già domani 4 dicembre, in occasione dell’audizione in Commissione attività produttive dell’ARS dell’Assessore Linda Vancheri, si possa, in quella stessa sede, svolgere un incontro con una delegazione delle associazioni di categoria ennesi.
“Se il nodo della Camera di Commercio ennese non verrà sciolto positivamente in tempi rapidissimi – ha poi concluso Alloro – approveremo in Commissione una risoluzione nei confronti del Governo Regionale e l’assemblea permanente si trasformerà in occupazione, perché associazioni di categoria, forze politiche e rappresentanze istituzionali locali non permetteranno quello che si profila come l’ennesimo scippo nei confronti della nostra provincia”.

Il comunicato unitario delle Associazioni imprenditoriali:
Tutte le organizzazioni datoriali della provincia di Enna denunciano la gravissima situazione in cui si è venuta a trovare la Camera d Commercio .
a) Da due anni la Camera di Commercio si trova in stato di commissariamento violando il legittimo diritto alle organizzazioni territoriali di governare la propria Istituzione di riferimento; ad oggi non ci è dato sapere il perché si è venuto a determinare lo stato delle cose; la Regione in pratica continua a commissariare se stessa per il grave ritardo con cui esita i provvedimenti previsti dalla legge per il rinnovo camerale, sempre a danno delle imprese. Ancora una volta dopo aver provveduto nuovamente agli adempimenti necessari, trascorsi i 30 giorni perentori (“ entro e non oltre”) assegnati dalla legge all’Assessorato Attività Produttive per firmare il decreto di assegnazione dei seggi alle Organizzazioni, scaduti il 25 settembre di quest’anno, ad oggi non si hanno notizie del suddetto decreto, assistendo così alla continua violazione della legge da parte della Regione che non rispetta i termini e mantiene lo stato di commissariamento;
b) La grave disattenzione con cui i Commissari hanno continuato a gestire la Camera ha determinando la riduzione dell’assegnazione delle quote del fondo perequativo per assenza di attività, e la mancata realizzazione dei progetti finanziati da Unioncamere e dal MISE, , determinando così condizioni di grave esposizione per la Camera di Commercio. Per ultima l’azione di pignoramento messa in atto dal CEU, che poteva essere evitata se si fosse dato seguito alla transazione già concordata fra i due Enti.. Evidenziamo inoltre come il CEU, che nasce per la promozione e lo sviluppo del territorio, si presti ad una azione che espone gravemente la capacità di solvibilità dell’istituzione Camerale in barba ai rapporti di collaborazione con l’università e al sostegno che la Camera ha dato fin dai primi anni per la creazione della stessa.
c) La sospensione dell’intera programmazione della spesa e dell’erogazione del contributo richiesto dalle associazioni territoriali , in funzione delle entrate scaturite dall’aumento del 20% del diritto camerale, versati dalle imprese e così come previsto da apposito Decreto Ministeriale destinato ad attività promozionali. Tale azione determina il fallimento di una iniziativa in corso, che tante aspettative aveva creato per il rilancio del territorio e che danneggia le numerose imprese che in previsione dell’evento avevano cominciato a lavorare per l’iniziativa. Inoltre l’impiego di queste somme per finalità diverse è una palese violazione dello Statuto e del dettato del Decreto Ministeriale.
Per le ragioni sopra esposte, facciamo appello alle Istituzioni e alle forze politiche interessate alle sorti di questa provincia, delle sue imprese
Affinchè:
1. vengano poste le azioni necessarie per fermare l’azione posta in essere dal CEU per non pregiudicare la capacità dell’ente di far fronte agli impegni assunti;.
2. venga firmato urgentemente il decreto di individuazioni delle associazioni legittimate alla nomina dei rappresentanti per il rinnovo del Consiglio Camerale, alla firma dell’Assessore dal 25 Settembre 2013;
3. vengano rese immediatamente disponibili le somme incamerate dall’aumento del diritto camerale del 20% (circa 400 mila euro annui) per le azioni e progetti di sviluppo e promozione delle imprese e del territorio così come previsto dal Decreto Ministeriale.
4. vengano poste in essere azioni di recupero dei crediti che la CCIAA vanta nei confronti della Regione, pari a oltre un milione e duecentomila euro, in modo da non pregiudicare la liquidità dell’ente per il futuro.
Casa Artigiani, Cna, Confartigianato, Upla Clai, Confcommercio, Confesercenti, Cia, Confagricoltura, Coldiretti, Confcooperative, Lega Cooperative, Unci, Unicop.