Enna. IV giorno di digiuno per gli operatori dell’ANFE

Oggi per i dipendenti dell’Anfe regionale di Enna, è il quarto giorno di digiuno nel silenzio del Governo che non ha ancora tenuto fede agli impegni assunti il 18 novembre scorso ovvero:
1) sblocco della decretazione per la liquidazione della integrazione, dovuta dalla Regione Siciliana, nei confronti dei lavoratori della formazione in cassa integrazione dal Gennaio al Luglio 2012 – La percentuale sin qui liquidata dalla Regione ammonta al 7,7%, mentre è ancora dovuto il 12,3%, a fronte del 20% a totale carico della Regione Siciliana (fondo di garanzia);
2) avvio immediato delle attività formative del Piano giovani e dell’Istruzione e Formazione Professionale;
3) salvaguardia dell’occupazione e il reimpiego dei licenziati;
4) una “vera riforma” che riordini il settore, incentivi l’esodo, e restituisca dignità e ruolo sociale ai lavoratori del comparto.

Certi della manifesta incapacità e ormai anche della malafede del governo, i dipendenti dell’Anfe Regionale di Enna, annunciano che non appena le condizioni fisiche lo consentiranno, andranno a donare il sangue con la convinzione che, meglio destinarlo per una buona causa che farselo spillare goccia dopo goccia sino all’esaurimento, da questa gente spudorata e senza morale.


comunicato lavoratori ANFE:
Dopo le menzogne della Scilabra ora quelle del governatore Crocetta
Come lavoratori dell’Anfe regionale di Enna, in assemblea permanente e sciopero della fame da tre giorni, denunciamo che a tutt’oggi, nessuno dei punti trattati nell’accordo del 18 Novembre, quando il governatore Crocetta si era impegnato a pagare gli stipendi arretrati (solo qualcuno dei 10 che avanziamo) , è stato esitato.
Abbiamo già manifestato ripetutamente la nostra protesta riguardo all’indirizzo politico ed all’incapacità tecnica di questo governo, che sono alla base dello stallo nella erogazione del saldo 1° annualità avviso 20 e 1° anticipazione seconda annualità avviso 20 che consentirebbe concretamente di onorare gran parte degli stipendi attesi. A questo si aggiunge la vergogna della non erogazione da parte della regione Sicilia della liquidazione della integrazione, dovuta dalla regione, nei confronti dei lavoratori della formazione in Cassa integrazione guadagni.
La percentuale sin qui liquidata dalla Regione ammonta al 7,7%, mentre è ancora dovuto il 12,3%, a fronte del 20% a totale carico della Regione Siciliana (fondo di garanzia).
Si inventano scuse, come i problemi che si avrebbero negli storni da un capitolo all’altro o altre “fanfallucchere”. La verità è che in un assessorato, come quello dell’Istruzione e della Formazione Professionale, dove si gestiscono miliardi di euro all’anno non funziona proprio niente ed a questo, che è gravissimo, si aggiunge la malafede del Governo e l’inefficienza della classe politica da troppo tempo appollaiata sugli scranni d’oro dell’Assemblea Regionale Siciliana.