Enna. Nove le imprese iscritte nella white list della Prefettura

Sono solo nove le imprese della provincia di Enna, che sono state inserite nella “white list” della Prefettura, quindi imprese che non sono “soggette a tentativi di infiltrazioni mafiose”. Non si sa quante sono state le imprese che hanno chiesto l’inserimento in questa lista, non si sa se ci sono state richieste respinte, l’unico dato certo è che delle centinaia di imprese della provincia, soltanto nove hanno ottenuto l’accesso alla lista per cui in caso di assegnazione di lavori l’impresa non dovrà produrre il certificato antimafia. Probabile che ci siano imprese che non hanno ritenuto di fare richieste per essere iscritte nella “white list” della Prefettura e preferiscono ricorrere ai metodi tradizionali per partecipare alle gare di appalto e, quindi, richiedere il solito certificato antimafia, in quanto non hanno pendenze penali e, quindi, non hanno ostacoli da superare. Gli elenchi di questa wite list interessa tutte le Prefetture vengono pubblicate online sul sito web istituzionale, ma sono elenchi in cui si ripetono, nei vari settori delle attività edili e di altre attività. Infatti le imprese che possono iscriversi sono “fornitori, prestatori di servizi ed esecutori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa” operanti nei settori ritenuti “a maggiore rischio”. Le categorie a rischio, per il Ministero dell’Interno, si occupano di “trasporto di materiali a discarica per conto terzi; trasporto, anche transfontaliero, e smaltimento di rifiuti per conto terzi; estrazione, fornitura e trasporto di terra e materiali inerti; confezionamento, fornitura e trasporto di calcestruzzo, bitume; noli a freddo di macchinari; fornitura di ferro lavorato; noli a caldo; autotrasporti per conto terzi; e guardiana dei cantieri”. “L’iscrizione nella white list è volontaria e potrà essere richiesta dal titolare dell’impresa o dal suo legale rappresentante, indicando i settori di attività in cui l’impresa è in grado di svolgere la sua opera”.