Enna, 23 indagati e 16 arresti per droga, furti ai danni di magazzini commerciali e bancomat. Foto arrestati e video furto apparecchio bancomat

Operazione “Shod Horse”: 16 arresti tra le provincie di Enna e Catania. Gli indagati erano dediti a furti di apparati bancomat, furti ai danni di attività commerciali, spaccio di droga. Ventitre, complessivamente, gli indagati

Da sx: dott. Cuciti, dott. Guarino, dott. Ferrotti, dott. Rio

Da sx: dott. Cuciti, dott. Guarino, dott. Ferrotti, dott. Rio

Alle prime ore di giovedì 10 aprile, Personale della Squadra Mobile e della Questura di Enna, diretta dal V.Q.A. dott. Giovanni Cuciti, con la collaborazione della Squadra Mobile della Questura di Catania ed il supporto di pattuglie delle Squadre Mobili di Messina, Caltanissetta, Siracusa e Ragusa, nonché del Reparto Prevenzione Crimine di Catania, ha tratto in arresto gli indagati colpiti da ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. di Enna d.ssa Luisa Bruno, su richiesta del P.M. titolare dell’indagine dr. Augusto Rio.

Video, immagini di un furto di apparecchio bancomat

Enna Shod HorseSono state serrate e particolarmente complesse le indagini della Squadra Mobile della Questura di Enna a seguito di una serie di furti di bancomat da parte di una banda che, dopo avere abbattuto le pareti degli istituti di credito presso cui erano installati gli apparati, provvedevano ad imbrigliarli ed a caricarli su furgoni, per poi darsi alla fuga.

Veri e propri raid notturni nel corso dei quali venivano scagliati mezzi pesanti, quali furgoni o bob cat, contro le strutture che sostenevano i pesantissimi apparecchi che, una volta scardinati dalla sede, venivano caricati con cinghie e corde, anche grazie all’ausilio di piccole gru, su autocarri; successivamente, in luoghi sicuri ed isolati, i malviventi, con l’utilizzo di fiamme ossidriche, provvedevano ad aprire i congegni asportando il denaro in essi custodito.

I giorni migliori per colpire erano i fine settimana o quelli a ridosso delle festività, proprio allorché gli istituti di credito provvedevano a rifornire di contante i bancomat, che venivano indicati, dai malviventi, come “cavalli da ferrare”.

Le indagini hanno consentito di accertare responsabilità penali in ordine a diversi furti commessi non solo in provincia di Enna, ma anche in altri centri della Sicilia.

Il gruppo, costituito da almeno tredici soggetti catanesi, si muoveva in vari centri dell’isola, anche grazie a basisti locali che fornivano loro indicazioni sugli obiettivi da colpire, a seguito di specifici sopralluoghi, nonché supporto logistico. Otto sono, invece, gli indagati della Provincia di Enna.

Dall’ascolto dei dialoghi intercettati, dalla disamina dei tabulati telefonici relativi alle utenze sottoposte a monitoraggio, nonché da mirati servizi sul territorio predisposti a riscontro, è emerso come tra gli esponenti di spicco del gruppo risaltassero i pregiudicati catanesi Ranno Vincenzo e Torrisi Agatino. Questi sono stati abitualmente coadiuvati da altri soggetti tra i quali si sono distinti, per il rilevante apporto fornito, Mannuccia Michele, petralia Gaetano e Viglianesi Carmelo.

Le azioni delittuose hanno registrato, tuttavia, la presenza di numerosi altri individui i quali, reclutati di volta in volta, a seconda delle “necessità”, hanno conferito una composizione differenziata al gruppo in relazione alle esigenze di natura operativa connesse agli obiettivi presi di mira.

Altro elemento che le indagini hanno consentito di far emergere attiene al ruolo svolto dai germani SCAMINACI Antonino e Giuseppe Gaetano; i fratelli, originari di Agira (EN), hanno assolto al compito di “referenti di zona”, fornendo tanto un contributo propedeutico nella scelta degli obiettivi da colpire in questa provincia, quanto un supporto logistico al momento della commissione del furto. Altrettanto hanno fatto Grillo William Gaetano di Barrafranca (EN) e Di Marca Giuseppe di Pietraperzia (EN), allorché il gruppo di catanesi ha inteso agire a Pietraperzia (EN) o in località limitrofe.

Dalle risultanze investigative, si è potuto attribuire, a vario titolo, agli indagati la commissione di:

Ø Tre furti aggravati commessi, il primo in danno dell’“Unicredit” di Villarosa (EN) in data 27.06.2013, gli altri in danno delle banche “San Michele di Caltanissetta e Pietraperzia” ed “Intesa-San Paolo” di Pietraperzia (EN), rispettivamente in data 12.10.2013 e 16.11.2013, tutti eseguiti asportando l’apparato bancomat di loro pertinenza, dopo aver distrutto la parete in cui lo stesso trovava sede, attraverso l’utilizzo, come “ariete”, di veicolo furgonato, avendo cagionato un danno patrimoniale complessivo pari a circa 60.000,00 euro, oltre i danni strutturali;
Ø Tre furti tentati, perpetrato, il primo in danno dell’istituto di credito “La Riscossa” di Regalbuto (EN) in data 10.04.2013, gli altri in danno delle banche “Unicredit” di Delia (CL) ed “Intesa-San Paolo” di Mirabella Imbaccari (CT), rispettivamente in data 28.08.2013 e 26.09.2013, con le medesime modalità sopradescritte e non verificatisi per cause indipendenti dalla volontà dei malviventi;
Ø Due furti aggravati commessi, in data 28.09.2013 e 21.10.2013, in Canicattì (AG) ai danni del medesimo magazzino di stoccaggio merci, operante nel settore dei profumi e/o cosmetici; in occasione di tali episodi è stata asportata merce per un valore complessivo pari a circa 120.000,00 euro;
Ø La ricettazione di numerosissimi veicoli (autocarri, autovetture, motocicli) oggetto di furto, utilizzati per la commissione dei sopramenzionati delitti;
Ø Traffico e detenzione illecita di cospicue quantità di sostanza stupefacente del tipo marijuana e cocaina.

Con riferimento a tale ultimo punto, si è potuto, infatti, accertare, che Scaminaci Antonino, unitamente ad altri soggetti, in diverse occasioni, ha acquistato non meglio specificato quantitativo di sostanza stupefacente del tipo cocaina, trasportandola dal capoluogo etneo verso la zona di propria residenza.
Inoltre lo stesso Scaminaci, in data 21.10.2013, grazie alla mediazione di Arcodia Pignarello Tony, ha acquistato 1 Kg di sostanza stupefacente di tipo marijuana, da spacciare in Agira (EN) da CATALANO PUMA Mario. Questi, in data 23.10.2013, a riscontro dell’attività investigativa svolta, è stato tratto in arresto, in Regalbuto (EN) da questa Squadra Mobile poiché trovato in possesso di 6,539 Kg di diverse qualità di marijuana nonché di svariati semi di cannabis per la coltivazione della menzionata sostanza stupefacente.

I nomi degli arrestati:
custodia cautelare in carcere nei confronti dei seguenti indagati:
1. RANNO Vincenzo, catanese del 1966;
2. TORRISI Agatino, catanese del 1984;
3. MANNUCCIA Michele, catanese del 1984;
4. NICOLOSI Luca, catanese del 1978;
5. CATALANO PUMA, del 1983, residente a Regalbuto, già ristretto in carcere per altra causa;
6. PETRALIA Gaetano, catanese del 1979;
7. VIGLIANESI Carmelo, catanese del 1959;
8. SILICATO Federico, catanese del 1989;

arresti domiciliari a carico di:
1. DI MARCA Giuseppe, del 1983, residente a Pietraperzia;
2. SCORDINO Filippo, catanese del 1989;
3. ARCODIA PIGNARELLO Antonio, del 1978, residente a Regalbuto, già ristretto in carcere per altra causa;
4. FINOCCHIARO Gaetano, catanese del 1982;
5. SCAMINACI Gaetano, del 1993, residente ad Agira;
6. SCAMINACI Antonino, del 1984, residente ad Agira;
7. GRILLO William Gaetano, del 1981, residente a Barrafranca;
8. GATTO ROTONDO Filippo, del 1986, residente ad Agira.

Arcodia Pignarello Antonio

Arcodia Pignarello Antonio

Catalano Puma Mario

Catalano Puma Mario

 

 

 

 

 

 

Di Marca Giuseppe

Di Marca Giuseppe

Finocchiaro Gaetano

Finocchiaro Gaetano

Gatto Rotondo Filippo

Gatto Rotondo Filippo

Grillo William Gaetano

Grillo William Gaetano

Mannuccia Michele

Mannuccia Michele

Nicolosi Luca

Nicolosi Luca

Petralia Gaetano

Petralia Gaetano

Ranno Vincenzo

Ranno Vincenzo

Scaminaci Antonino

Scaminaci Antonino

Scaminaci Gaetano Giuseppe

Scaminaci Gaetano Giuseppe

Scordino Filippo

Scordino Filippo

Silicato Federico

Silicato Federico

Torrisi Agatino

Torrisi Agatino

Viglianesi Carmelo

Viglianesi Carmelo

















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