Elezioni amministrative 2014 in Aidone

ciantia franca noi aidone 5NOI AIDONELa lista

CURIA FILIPPO AIDONE – 26/09/1952
Pensionato, più volte sindaco di Aidone a partire dal 1998

Consiglieri uscenti
CALCAGNO SPATARO GIUSEPPE   PIAZZA ARMERINA – 08/04/1963
Tecnico di laboratorio presso l’ospedale Chiello – consigliere uscente

CIANTIA NUNZIO PIAZZA ARMERINA   16/07/1986 consigliere uscente
Laureato in scienze dell’alimentazione

LO MONACO SEBASTIANO PIAZZA ARMERINA – 08/02/1973
Imprenditore agricolo
 
Quota rosa
CURCIO SERENELLA CATANIA 02/08/1977
architetto
 
GANGI KATIA PIAZZA ARMERINA – 01/11/1988
Laureata in scienze politiche internazionali

MININCLERI TERESA PIAZZA ARMERINA – 17/05/1973
Insegnante presso la scuola primaria di Aidone – mamma

MIRCI ANGELA PIAZZA ARMERINA – 22/10/1971
Laureata in scienze della formazione – mamma
 
PITTA’ MARIA PINA AIDONE – 12/03/1964
Laureata in scienze teologiche, Insegnante di religione – mamma

RACCUGLIA VALENTINA PIAZZA ARMERINA – 12/02/1989
Impiegata
 
ZAMMATARO MARIA GRAZIA PIAZZA ARMERINA – 28/01/1989
Laureata in scienze politiche
 
Giovani
DIBARTOLO GAETANO PIAZZA ARMERINA – 08/10/1979
Perito agrario
 
FONTANA GIANFILIPPO PIAZZA ARMERINA– 06/06/1989
Studente universitario
 
NICASTRO GAETANO PIAZZA ARMERINA– 02/10/1981
Perito chimico
 
CALCAGNO ANGELO PIAZZA ARMERINA– 03/02/1988
Imprenditore agricolo
 
Gli assessori designati:
ANGELO CULTRERI, laureato in Scienze Farmaceutiche pe anni ha lavorato come informatore scientifico del farmaco finchè non ha deciso di coltivare a tempo pieno la sua passione per la musica laureandosi in discipline musicale e alternando i suoi impegni tra l’insegnamento e l’attività concertistica.
ROSARIO FILIDDANI
Funzionario presso l’Ispettorato Agrario, esperto di agricoltura
 
 

La lista civica “Noi Aidone

 Una lista fortemente equilibrata e coesa con la presenza di neofiti e di candidati che hanno alle loro spalle una più o meno lunga esperienza – Curia, già più volte sindaco, e i consiglieri uscenti PINO CALCAGNO SPATARO, tecnico di laboratorio biochimico all’Ospedale Chiello , NUCCIO LO MONACO imprenditore agricolo, NUNZIO CIANTIA neolaureato in Scienze e Tecnologie Alimentari; la loro esperienza in una squadra, prevalentemente costituita di neofiti, compresa la candidata a sindaco, sarà preziosa per evitare di cadere negli errori di sempre, perché, come tutti in questi anni abbiamo imparato, a lungo andare i giochi, gli intrighi, i ricatti, le manovre più o meno lecite non pagano, spesso si ritorcono contro chi li mette in atto, ma sempre ed in ogni caso danneggiano l’amministrazione stessa, il paese e gli aidonesi tutti.

Il gruppo di giovani costituiscono una presenza varia e qualificata: – ANGELO CALCAGNO imprenditore agricolo, TANINO DI BARTOLO perito agrario, GIANFILIPPO FONTANA studente unversitario, GAETANO NICASTRO perito chimico. Per la prima volta SCENDONO nell’agone politico mettendoci la faccia, l’entusiasmo e la voglia di mettersi in gioco in un momento storico, come quello che stiamo attraversando, in cui la tentazione più forte tra i giovani e anche i non giovani, delusi e schifati dal modo di fare politica a tutti i livelli, è quella di starsene il più lontano possibile, quasi timorosi di sporcarsi al solo contatto; ma, nel contempo, la crisi, che attanaglia soprattutto la loro fascia di età privandoli della speranza di un futuro lavorativo, li sta spingendo finalmente ad interessarsi di politica   a riprendersi nelle mani il proprio destino, consci che nulla viene più regalato e che il futuro se lo devono, non solo conquistare con lo studio e l’impegno, ma devono venirselo a prendere contribuendo a crearne uno nuovo. Nessuno si illude, quando questa crisi sarà finalmente superata, il mondo del lavoro e le sue regole non saranno più gli stessi.

Infine la nutrita e qualificata squadra di donne della lista, 7 donne su quindici candidati che, con la candidata a sindaco sono esattamente il 50% della lista. L’obbligo di candidare nelle liste un terzo di donne sulle prime non è stato accolto con molto favore, c’era molta diffidenza e quasi fastidio per questa imposizione del legislatore. Il risultato finale al contrario mostra che la presenza in tutte le liste non è di cinque donne, come voleva la legge, ma di addirittura almeno di sette; ci dice dunque che quella che era stata vista come una fastidiosa imposizione si è rivelata un’opportunità per dare spessore, freschezza e qualità alle liste, ma soprattutto è servita a STANARE le donne, a costringerle ad uscire allo scoperto, a prendersi quelle responsabilità che finora hanno lasciato a padri e mariti, non per ignavia o pigrizia ma perché sono stati negati loro gli spazi per fare politica. La loro presenza nel consiglio, che è prevedibile sarà massiccia, inaugurerà un modo nuovo di fare politica, un modo più pragmatico che va dritto allo scopo, senza perdersi nei meandri della discussione fine a se stessa, e soprattutto introdurrà l’approccio tutto femminile di perseguire l’obbiettivo più utile al bene comune ed economicamente più vantaggioso.   Anche la componente femminile come quella maschile è varia ed equilibrata: TERESA MININCLERI insegnante nella scuola primaria, ANGELA MIRCI laureata in scienze dell’educazione e dipendente del Comune di Piazza Armerina, e Maria Pina Pittà, insegnante di religione, sono sposate e dovranno condividere con l’impegno politico i loro tempi già contingentati tra lavoro e famiglia; le giovani KATYA GANGI e MARIA GRAZIA ZAMMATARO, laureate in scienze politiche, potranno spendere le loro competenze, maturate in anni di studio, nella pratica quotidiana, tesa al perseguimento del bene comune e della crescita e lo sviluppo della nostra cittadina. Infine l’architetto Serenella Curcio e la giovane Valentina Raccuglia responsabile delle vendite presso l’outlet di Dittaino.

ciantia franca aidoneHo scelto di non restare a guardare!

Il programma del candidato a Sindaco Franca Cianta

Il tempo di sognare è tornato, dopo anni di grigia amministrazione, dal basso viene una domanda di riscatto e di crescita che non può essere relegata solo alla buona amministrazione ma deve spronarci a volare più alto e concederci di sognare un futuro per i nostri figli, i nostri nipoti, il nostro paese. Un futuro diverso sarà possibile se si riesce a concepire e mettere in atto un cambiamento di rotta a 360° , che converga verso un unico obiettivo: perseguire il bene comune. Per fare ciò innanzitutto bisogna guardare oltre il quotidiano per immaginare e programmare il futuro,  superare l’ amministrazione del solo contingente, del vivere alla giornata, sommersi dai problemi giornalieri, dell’inseguire o  meglio lasciarsi inseguire dall’emergenza e dalle scadenze. Presupposto altrettanto indispensabile è quello di entrare nell’ottica di amministrare NON CONTRO ma PER, NON CONTRO o a favore delle parti, degli interessi di bottega,  ma PER fare quanto è utile alla crescita e allo sviluppo della comunità intera e della nostra bella cittadina.   Le  linee programmatiche mie e della mia lista di Candidati al Consiglio Comunale “Noi  Aidone”   non hanno la pretesa di esaurire tutte le esigenze della nostra comunità ma vogliono essere una risposta a quanto emerge da una osservazione, appena superficiale, di tutti i bisogni, le carenze, le debolezze cui l’azione amministrativa messa  in campo fin qui ha dato risposte insufficienti. Non vogliono essere neppure un libro dei sogni né una mera elencazione di principi retoricamente coniugati. L’elencazione degli obiettivi,    si dipana lungo tre direttive principali: l’esigenza prima di tutto di cambiare metodo  nel modo di affrontare la realtà e dispiegare l’azione amministrativa, le azioni da mettere in atto per promuovere la crescita e lo sviluppo,  le politiche socio-culturali-assistenziali.  Il pregio di questo programma è che  ogni proposizione, ogni parola è stata discussa e condivisa da un gruppo di lavoro in cui l’entusiasmo, le giuste rivendicazioni dei giovani e delle donne, è stata limata e avvalorata da quanti hanno dalla loro un patrimonio di esperienza consolidato in anni di amministrazione o presenza nei consigli comunali. Il risultato è un programma realizzabile, fatto tenendo bene i piedi per terra, senza però negarsi il dovere di spingere lo sguardo oltre,  per progettare un futuro che trattenga e renda anzi attraente il restare in Aidone. 

A 360°: Cambiamento di metodo nell’ affrontare i problemi e le situazioni, le relazioni e i rapporti. Le parole chiave di questo nuovo approccio sono valorizzare, semplificare, creare sinergie, collaborare, comunicare efficacemente, eliminare sprechi e creare opportunità.

A 360° PER PROMUOVERE E FAVORIRE CRESCITA E SVILUPPO : Aidone negli ultimi cinque anni ha vissuto delle opportunità e delle occasioni irripetibili che avrebbero dovuto fare da volano alla crescita e allo sviluppo. Le aspettative, create dai “ritorni delle dee”  -gli eventi di Morgantina 2009-2012-,  sono andate deluse, i cittadini si sentono frustrati nelle loro speranze e anche negli investimenti che avevano fatto credendo alle possibilità di crescita turistica che si sono rivelati  inesistenti. Certo non ci può essere sviluppo turistico senza strutture ricettive e infrastrutture adeguate e quindi il primo passo deve essere in questa direzione. L’altro passo immediato è di cambiamento di prospettiva: lo sviluppo turistico non può essere esclusivamente legato al sito archeologico e alla “Venere”, ma si deve estendere alla valorizzazione del notevole patrimonio ambientale, naturalistico, agrario, culturale e storico per intercettare una domanda diversa e diversificata. Un ruolo importante in questo processo può essere svolto dall’unico istituto di Istruzione Superiore “La Scuola Agraria”. 

– Impresa e LAVOROL’inarrestabile emorragia di giovani, lavoratori disoccupati  e famiglie, che  hanno ripreso a la strada del nord Italia e della Germania, hanno fatto scendere la popolazione al di sotto dei 5.000 abitanti, come risulta dai dati ISTAT: dai  6004 abitanti del 2001 ai  4929 del  2011, per giungere ai i 4.891 del  2012. E’ indispensabile mettere in atto tutto quanto è possibile per riportare la popolazione nuovamente al di sopra dei 5000 abitanti, per scongiurare il rischio previsto dalle nuove normative che obbligheranno i comuni al di sotto dei 5000 abitanti ad accorpamenti di servizi e funzioni. Pertanto è necessario attivare ogni utile iniziativa mirata alla promozione di azioni di sviluppo locale che, coinvolgendo tutti gli operatori economici, possano individuare nuove possibilità di sbocchi occupazionali e professionali con particolare riferimento all’incentivazione dell’imprenditorialità.

– AMBIENTE ED ENERGIE ALTERNATIVE: sempre più frequentemente in tutta Italia, ma anche in Sicilia,  nascono e si diffondono iniziative da parte di comuni che affrontano le problematiche ambientali con buoni risultati e in modo originale ed economicamente conveniente. Guardare a statuti come quelli dell’Associazione dei Comuni Virtuosi e all’Associazione dei Borghi autentici, dove la crescita si coniuga alla sostenibilità ambientale, può essere utile ed economico per promuovere una crescita che non vada a distruggere l’ambiente naturale che finora siamo riusciti a preservare.  Bisogna dunque innescare sul territorio un processo di cambiamento e crescita partendo dalle risorse e dalle opportunità presenti,  per contribuire ad innalzare il livello di qualità di vita della comunità locale e per rendere attraente “lo stare”, il vivere ed il lavorare nella nostra cittadina.

POLITICHE SOCIO-CULTURALI: Il nostro paese ha una tradizione  e un patrimonio culturale che deve essere il fulcro per la rinascita e la crescita della nostra comunità, non basta vantare il possesso di questi beni se gli stessi sono lasciati all’incuria e all’oblio ma si deve partire dalla convinzione che questo è il nostro petrolio il cui “sfruttamento”, unito a quello della crescita delle attività economiche tradizionali,  ci aiuterà ad uscire  dalla palude e dal sottosviluppo economico. Altrettanto importante è il patrimonio di rapporti umani e la rete di solidarietà che gli aidonesi sanno mettere in campo nei momenti del bisogno. L’associazionismo, coniugato anche come  volontariato sociale, negli ultimi anni è cresciuto sempre più in quantità di addetti e in qualità  e costituisce una risorsa ed un patrimonio tutto da valorizzare. Non si può prescindere dal suo contributo per progettare e realizzare politiche culturali e sociali valide, condivise e con ricadute positive su tutta la comunità. È quindi improrogabile la realizzazione della consulta delle associazioni a cui vanno affiancate consulte specifiche come quella giovanile e femminile. Un’altra risorsa è quella del patrimonio di feste tradizionali, eventi e manifestazioni che, per avere il giusto risalto e diventare attrazioni turistiche, necessitano di un’organizzazione a monte, da qui l’importanza di un comitato permanente costituito da rappresentanti delle Confraternite, delle parrocchie e delle  associazioni per una più efficace organizzazione  logistica e per la calendarizzazione degli eventi onde evitare sovrapposizioni e dispersione.  

I Comuni, anche quelli piccoli come il nostro, sempre di più sono chiamati a svolgere un ruolo attivo e di coordinamento nelle politiche di solidarietà per aiutare e sostenere quanti versano in condizione di disagio: disoccupati, ragazze madri,  ex carcerati, anziani, disabili, portatori di malattie inabilitanti, extracomunitari… Per venire incontro alle esigenze di tutti in modo mirato è necessario innanzitutto potenziare e valorizzare l’ufficio di Assistenza Sociale  e collaborare con la Caritas locale e le altre associazioni di volontariato che sono certamente più vicine ai reali bisogni della gente. L’Anziano deve essere visto come risorsa non peso per la famiglia e la comunità, non possiamo fare finta di non sapere che la popolazione aidonese è in gran parte fatta dagli anziani e che la tendenza è in aumento non in diminuzione, da qui la necessità di mettere in opera politiche e strategie per valorizzare il loro ruolo nella società e promuovere il  benessere fisico e sociale. LE DONNE. Il ruolo della donna nella nostra realtà, sia in famiglia che nel sociale, è notevole e imprescindibile. Su di essa ricade il peso della cura della famiglia, degli anziani, dei disabili, ma, nonostante il carico familiare, le donne aidonesi sempre più hanno messo il loro tempo e le loro capacità al servizio della comunità impegnandosi  costantemente e  proficuamente nel volontariato sociale e culturale, la loro presenza nelle associazioni è numerosa e spesso prevalente rispetto a quella maschile. Si riscontra invece una certa timidezza delle donne a far fruttare economicamente i propri talenti impiegandoli  in attività produttive e di servizio  e facendo impresa e cooperazione. RAGAZZI e BAMBINI: Aidone non è un posto per ragazzi e bambini, dimenticati da sempre, basti pensare ai parchi gioco, costruiti attrezzati e poi abbandonati all’incuria ed al vandalismo; è importante creare o rendere agibili per i ragazzi e culturali e altresì indispensabile avviare un rapporto collaborativo sia le strutture sportive che i parchi gioco esistenti ma anche creare spazi alternativi,  che possono essere gestiti da associazioni sportive e sinergico con la scuola.  SCUOLA E ISTRUZIONE. Nei confronti dell’Istruzione e della Scuola fino ad oggi ci si è limitati ad esercitare un ruolo amministrativo e burocratico, il comune è stato semplice erogatore dei servizi affidatigli dalla norma,  la richiesta di collaborazione per iniziative culturali ed educative in genere è venuta dalla scuola,  in modo discontinuo  ed affidata alla volontà e all’inventiva dei singoli. È ora che in Comune avvii con la scuola nel suo insieme un rapporto collaborativo, sinergico,  ma soprattutto sistematico,  per favorire la formazione e la crescita di cittadini consapevoli, responsabili e orgogliosi della propria aidonesità. È indispensabile mettere in atto tutte le iniziative per salvare l’autonomia scolastica locale messa seriamente a rischio dal calo demografico registrato negli ultimi anni e questo si potrà ottenere portando a casa due risultati che non sono dipendenti dalla volontà e dall’impegno comunale ma dagli organi regionali responsabili: la costituzione dell’Istituto Scolastico Omnicomprensivo, un polo scolastico verticalizzato che aiuterebbe anche a valorizzare e incrementare l’offerta formativa dell’Istituto Professionale dei Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale e il riconoscimento di Aidone come Comune Montano, il primo passo  per scongiurare  non solo la perdita di autonomia della scuola aidonese  ma anche quella del Comune stesso che rischia di diventare appendice di comuni vicini più popolosi.     Nuove opportunità di sviluppo del territorio  possono venire anche dalla collaborazione sinergica con l’Università Kore di Enna, naturale sbocco per il proseguimento degli studi universitari di  molti dei nostri giovani. I rapporti ben saldi tra Kore e Comune, che negli ultimi tempi hanno sortito l’affidamento alla Kore del Centro polivalente di via Erbitea, devono sfociare in azioni concrete – master, corsi di formazione, iniziative culturali,  Erasmus, ed eventi che valorizzino anche il quartiere di Giacomo in cui l’edificio di cui sopra si rova