Agira. Sul commissariamento del PRG precisazioni ai alcuni Consiglieri comunali, polemica anche sui costi

prgIn relazione alle notizie relative alla vicenda riguardante il Piano Regolatore Generale del Comune di Agira, i Consiglieri comunali del gruppo Uniti per Agira, Bertolo Giuseppe, Marchese Francesco, Giardina Mario, Marrano Filippo, Fascetto Sivillo Antonino e Venticinque Filippo, avendo rilevato che la notizia crea elementi di confusione e non chiarisce alcuni aspetti rilevanti della vicenda, intendono precisare quanto segue:
“La Regione Sicilia ha provveduto a nominare un Commissario ad acta, che si è insediato il 3 settembre 2013 in sostituzione del sindaco, che non provvedeva alla nomina del progettista del PRG;
– In conseguenza, vi provvedeva il Commissario ad Acta, nei tempi assegnatigli dalla Regione Sicilia, affidando l’incarico all’Ufficio del Piano presso l’UTC ad un costo complessivo di 35000 euro a fronte del costo ipotizzato, in un’ipotetica convenzione (mai formalizzata) con l’Università Kore di Enna di 61000 euro;
– L’Ufficio del Piano, in tempi brevi, provvedeva a redigere il PRG nella sua stesura di massima – secondo le precise direttive che il consiglio comunale aveva fornito con delibera del 2012;
– Lo stesso consiglio comunale, nel mese di gennaio del 2014, approva lo schema di massima del Piano Regolatore Generale;
– Il Commissario Regionale termina il suo operato il 3 dicembre 2013, avendo concluso l’incarico affidatogli, ed a tempo scaduto, ovvero il 21 dicembre 2013, il sindaco di Agira propone ricorso al TAR avverso la nomina del Commissario e atti consequenziali, chiedendone la sospensiva;
– Il TAR Sicilia sezione staccata di Catania con ordinanza 120/2014 respingeva la richiesta cautelare di sospensiva del sindaco, ritenendo che il ricorso promosso dal sindaco “non fosse assistito da sufficienti profili di fondatezza, atteso che l’intervento sostitutivo sembra essere stato disposto a seguito della conclamata inadempienza del Comune”;
– Il sindaco di Agira proponeva altro ricorso al CGA al fine di annullare l’ordinanza del TAR;
– Il CGA, con ordinanza 410/2014, rigettava l’ulteriore richiesta cautelare avanzata dal sindaco.
A tal riguardo, i sottoscritti consiglieri rilevano di avere per tempo richiesto al sindaco e all’amministrazione comunale di non procedere in tale tipo di ricorso al TAR e al CGA per non gravare ulteriormente sul bilancio comunale in quanto in entrambi i ricorsi si intravedevano gli estremi di liti temerarie.
Nell’articolo di oggi, 15 giugno 2014, sembrerebbe che la sentenza definitiva che dovrà emettere il TAR abbia bloccato l’iter del Piano Regolatore Generale.
Al riguardo, i sottoscritti consiglieri rilevano ancora:
– che l’adozione del PRG è un atto di esclusiva competenza del consiglio comunale e non del sindaco;
– che il Consiglio ha già approvato il progetto di massima;
– che non appena l’Ufficio del Piano produrrà il progetto esecutivo lo stesso verrà senza alcun indugio esaminato dal consiglio comunale.
In altri termini, l’operato del TAR e del CGA non ha inteso porre uno stop all’attività della redazione del PRG, ma ne ha lasciato libero il proprio iter.
A conforto di quanto sopra, vi è una nota dell’ARTA, del 12 giugno, la quale proprio in relazione all’ordinanza del CGA del 30/05/2014, sollecita gli adempimenti comunali sul PRG rilevando l’assenza di notizie e preannunciando la nomina di un Commissario ad Acta.
Conclusivamente, come si vede, anche l’assessorato Regionale intende imprimere la giusta velocità al Comune senza che il PRG debba avere alcuna forzata sosta”.

Quanto pubblicato sul quotidiano La Sicilia, nei giorni scorsi:

Agira. Il Cga respinge l’opposizione del sindaco contro la nomina del commissario ad acta
Ricorso bocciato, riparte iter Prg
L’iter che porta all’approvazione del Prg del Comune di Agira può continuare: con l’ordinanza n. 410/2014, il Cga di Palermo ha infatti bocciato il ricorso avanzato dal sindaco di Agira contro la nomina del commissario ad acta da parte della Regione, confermando quanto sentenziato in primo grado dal Tar di Catania. Il Piano originariamente elaborato dall’ing. Marchetta ma poi modificato in Comune era stato rispedito dalla Regione Sicilia al Comune nel 2009 per totale rielaborazione. Quattro anni dopo, ovvero nel settembre del 2013, constatando l’inerzia del primo cittadino (rieletto nel 2010) nel conferire al progettista l’incarico per la redazione dello strumento urbanistico più importante dell’Ente, la Regione decide di inviare in Comune il commissario ad acta, Megna che, una volta insediatosi, costituisce subito l’Ufficio del Piano, composto dai tecnici dell’Utc: viene infatti nominato coordinatore il dirigente dell’Ufficio tecnico, l’ing. Guido Gagliano, e collaboratori i geometri Filippo Musumeci e David Gazzo, anch’essi componenti dell’Utc. Per gli aspetti amministrativi è invece nominata la funzionaria Enza Firrantello.
Il sindaco decide però di opporsi a questa decisione della Regione, sostenendo di aver già, all’atto del commissariamento, predisposto una convenzione con l’Università Kore, che avrebbe dovuto occuparsi della redazione del Prg secondo il primo cittadino anche “risparmiando”. I due organi di giustizia amministrativa, il Tar prima ed il Cga adesso, hanno però respinto le ragioni del sindaco, Giunta, bocciando il ricorso. «La redazione del Prg effettuata dai dipendenti di un Comune è in genere una situazione in cui vorrebbero trovarsi tutti i sindaci – afferma il dirigente dell’Utc, Gagliano – in quanto associa criteri di economicità a criteri di velocità e conoscenza del territorio, ma non per il sindaco di Agira che incomprensibilmente, non solo non ha provveduto direttamente a conferire l’incarico al proprio Ufficio tecnico, ma allorquando lo ha fatto il Commissario si è addirittura rivolto al Tribunale amministrativo (Tar Catania) per annullare l’incarico».
Tornando all’iter del Prg, il progetto di massima elaborato dall’Ufficio del Piano è stato già approvato dal consiglio comunale «e sono stati avviati gli studi specialistici – spiega lo stesso dirigente Gagliano – che entro un mese saranno completati. A quel punto, nel ragionevole tempo di cinque/sei mesi sarà completato il progetto definitivo di Prg e il consiglio potrà definitivamente adottarlo. Se l’Ufficio del Piano rispetterà questa tempistica, il Comune di Agira avrà un progetto di Piano regolatore generale nel brevissimo lasso di tempo di circa un anno».

Agira. Il legale del Comune spiega che è ancora aperta la vicenda giudiziaria sul commissariamento «Prg, nessuna bocciatura»
Dall’avvocato Giovanni Guerra del Foro di Catania, in nome e per conto del Comune di Agira in persona del sindaco Gaetano Giunta, riceviamo una dettagliata precisazione in relazione all’articolo pubblicato l’11 giugno alla pagina 26 taglio centrale, dal titolo “Ricorso bocciato, riparte iter Prg. Il Cga respinge l’opposizione del sindaco contro la nomina del commissario ad acta”.
«La notizia veicolata dai riportati titolo e occhiello e coniugata al testuale assunto di esordio del citato articolo “Agira. L’iter che porta all’approvazione del Prg del Comune di Agira può continuare: con l’ordinanza n. 410/2014, il Cga di Palermo ha infatti bocciato il ricorso avanzato dal sindaco di Agira contro la nomina del commissario ad acta da parte della Regione, confermando quanto sentenziato in primo grado dal Tar di Catania”, completata nel corpo dell’articolo, per quanto rilevante ai fini della presente nota, con la prospettazione “Il sindaco decide però di opporsi a questa decisione della Regione (ndr. nomina del commissario ad acta) sostenendo di aver già, all’atto del commissariamento, predisposto una convenzione con l’Università Kore, che avrebbe dovuto occuparsi della redazione del Prg secondo il primo cittadino anche “risparmiando”. I due organi di giustizia amministrativa, il Tar prima ed il Cga adesso, hanno però respinto le ragioni del sindaco, Giunta, bocciando il ricorso”, fornisce informazione non rispondente allo stato del procedimento avanti gli Organi di giustizia amministrativa avviato dal Comune di Agira, col ministero difensivo dello scrivente, e agli obiettivi contenuti dei provvedimenti ad oggi pronunciati, di natura meramente interlocutoria (ndr. ordinanza cautelare del Tar Catania n. 120/214 e ed ordinanza cautelare del Cga n. 260/2014, quest’ultima erroneamente indicata nell’articolo con il n. 410/2014), che allego quali fonti di necessario riscontro».
«I termini letterali adoperati dal cronista – prosegue il legale – inducono, non solo l’ordinario lettore ma anche il tecnico versato nella disciplina giuridica amministrativa, a ritenere che la vicenda giudiziaria relativa al commissariamento del Comune di Agira in relazione all’iter di formazione del piano regolatore generale, si sia conclusa con una decisione del massimo Organo di giustizia amministrativa sfavorevole alle ragioni del Comune medesimo. I provvedimenti giudiziari trasmessi consentono di accertare che il Tar Catania aveva rigettato la richiesta di sospensione dei provvedimenti impugnati “atteso che l’intervento sostitutivo sembra essere stato disposto a seguito della conclamata inadempienza del Comune”. E in sede di appello avverso tale provvedimento il Cga, pur rilevando che “sotto il profilo del danno denunciato non si manifestano profili di gravità tali da giustificare la richiesta misura cautelare da parte dell’Amministrazione comunale”, con chiaro indirizzo in ordine al canone valutativo che dovrà sorreggere la futura decisione di merito, ha “ritenuto, impregiudicato il giudizio sulle ragioni, la tempistica e le modalità per le quali il sindaco ha eccepito l’adempimento dei propri obblighi attraverso, in particolare, l’affidamento dell’incarico all’Università Kore di Enna”. E non è certo indifferente all’interesse dei cittadini conoscere, che sia il Tar che il Cga, hanno integralmente compensato le spese di dette fasi cautelari».
«L’iter del Piano regolatore del Comune di Agira – conclude l’avv. Guerra – resta dunque condizionato alle decisioni di merito che adotteranno gli Organi di giustizia amministrativa, con la conclusione che un’eventuale decisione favorevole alle ragioni del Comune avrà l’effetto di travolgere tutti gli atti del procedimento amministrativo medio tempore adottati a seguito dell’investitura commissariale. Con il sereno auspicio di aver rimediato alla défaillance interpretativa del cronista ed aver fornito marginale contributo alla sperimentata obiettività di informazione del suo stimato quotidiano, ringrazio per la cordiale ospitalità».