Assoconsumatori contesta le diffide di pagamento di Acquaenna

ASSOCONSUMATORIEnna. Pippo Bruno rappresentante dell’associazione Assoconsumatori contesta le diffide per il mancato pagamento delle bollette recapitate in questi giorni da Acquaenna, ove si intima il pagamento in toto della fattura senza tener conto degli accordi stipulati in presenza dei Sindaci e del Prefetto in data 9.5.2014 con i quali veniva stabilito la possibilità di scorporo del deposito cauzionale per gli utenti. Tale diffida contrasta con i principi fondamentali sull’erogazione dei servizi pubblici ed in particolare sulla gestione del servizio idrico integrato reso in regime di monopolio. In particolare l’informazione all’utenza deve essere chiara e completa favorendo la partecipazione e la trasparenza. L’Assoconsumatori ritiene che l’informazione data agli utenti con le diffide inviate sia incompleta e poco trasparente. In particolare si lamenta la mancanza di qualsiasi informazione in merito alla somma da versare a titolo di deposito cauzionale ricompresa nella fattura emessa in data 17.4.2014 non tenendo, fra l’altro, conto che i cittadini della provincia avevano già pagato ai comuni a agli enti gestori il deposto cauzionale che si richiede per la seconda volta. Quindi viene ribadita l’illegittimità delle somme richieste a titolo di deposito cauzionale. Illegittimo altresì la minaccia di sospensione della fornitura idrica a fronte di una morosità di piccoli importi. La somministrazione di un bene primario come l’acqua, volta a sodisfare bisogni primari, ha fondamento costituzionali che trovano tutela nell’articolo 2 della Costituzione quali diritto inviolabile alla somministrazione di acqua potabile. Costante giurisprudenza ha sancito il principio per cui la morosità dell’utente non giustifica la risoluzione unilaterale del contratto e la sospensione di un bene primario appunto l’acqua. Assoconsumatori resta a disposizione per chiarimenti all’utente al 329-3131303.