Nicosia: presenza di pulci, chiesta urgente disinfestazione

pulci_Nicosia. Segnalata la massiccia presenza di pulci nella zona del centro urbano. Una notizia che se verrà accertata dalle autorità sanitarie competenti apre nuovo fronte di emergenza sanitaria in città, già alla prese con quella derivante dai cumuli di spazzatura e dall’infestazione di mosche, vespe, insetti vari e topi. Anche se meno pericolose delle zecche, anche le pulci possono trasmettere all’uomo zoonosi molto fastidiose e in alcuni casi anche gravi. Le infestazioni sono state segnalate soprattutto nel centro storico, in prossimità di case ed edifici fatiscenti e abbandonati ed aree ricoperte da sterpaglie. Le pulci si riproducono con grande velocità e a questo punto la situazione dell’igiene pubblica è seriamente compromessa perché se pure la presenza di insetti e parassiti è certamente endemica, non aveva mai assunto dimensioni tanto allarmanti da mettere a rischio perfino le abitazioni nel centro urbano. Nel caso si riscontrasse la presenza di pulci in casa o in aree specifiche i cittadini devono immediatamente avvisare l’ufficio igiene.
Lo scorso 14 giugno il sindaco Malfitano, con ordinanza, ha dato mandato all’Utc di disporre la disinfestazione e derattizzazione sia nel centro cittadino sia nella frazione Villadoro a seguito di una nota dall’Asp di Enna che il 6 giugno aveva “suggerito un intervento completo che prevede disinfezione e disinfestazione, oltre che derattizzazione per evitare che l’arrivo del caldo possa innescare situazioni a rischio per l’igiene e la salute pubblica”. L’intervento però non è stato ancora effettuato e comunque è tardivo e rischia, quando verrà effettuato, di essere poco efficace. La disinfestazione dovrebbe avvenire ai primi di giugno, subito dopo il taglio delle erbacce, che ancora però proliferano ovunque anche in pieno centro. Ad aggravare la situazione l’accumulo di spazzatura che ormai ammorba l’aria di interi quartieri. Il sindaco Malfitano ha presentato l’ennesima querela per la mancata raccolta dei rifiuti, ma ormai la città sa bene che si tratta di iniziative più di facciata che non portano a risultati concreti che si potrebbero avere proclamando l’emergenza sanitaria, ma anche permettendo all’Ecopunto, che ha funzionato solo 2 settimane, di riprendere la sua attività di raccolta dei rifiuti differenziati che non finirebbero nei cassonetti, con il vantaggio di ridurre la quantità di spazzatura che invade la città.
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