Enna. UIL FPL: sulla pelle dei precari è iniziata la campagna elettorale

UIL Giuseppe Adamo“Non permetteremo, nel nostro territorio, ulteriori campagne elettorali che abbiano come tema la stabilizzazione dei precari se non supportate da atti concreti che diano consistenza alle intenzioni degli amministratori” è l’atto di accusa di Giuseppe Adamo, segretario generale della UIL FPL di Enna, che continua: “Al di là dell’ottimismo, che circola fra gli addetti ai lavori, abbiamo, appunto, la sensazione che in alcuni comuni sia iniziata in anticipo la campagna elettorale ed a farne le spese saranno, per l’ennesima volta, i precari.
La Uil Fpl non si siederà in nessun tavolo di delegazione trattante se gli amministratori non produrranno gli atti relativi; sui si dice, purtroppo, si sono costruite nel tempo false illusioni. Una cosa è certa: l’attuale quadro normativo non ci mette nelle condizioni ideali per affrontare degnamente una problematica di tale portata.
Sappiamo che sui precari degli Enti Locali, da qui a divenire, ci sarà un confronto durissimo con la politica regionale così come, peraltro, preannunciato, al Presidente Crocetta, dal Segretario Generale della Uil, Claudio Barone, in occasione dei lavori dell’undicesimo congresso.
Il quadro dirigente della Uil Fpl sarà accanto a tutti quei lavoratori, uomini e donne, che con la loro professionalità tengono in vita i servizi delle Autonomie Locali ma nel rispetto della loro intelligenza, senza generare false e sgradevoli illusioni. Abbiamo l’obbligo morale di sostenere tutte le iniziative volte ad assicurare loro l’agognato posto di lavoro ed appoggeremo tutte le proposte che abbiano uno scopo non clientelare e demagogico.
Ed in quest’ottica, alla conclusione dei lavori dell’undicesimo congresso della UIL Sicilia, è stato votato un documento con il quale si da mandato al Segretario Generale affinché si possa, da subito, fare richiesta al Presidente della Regione, per la costituzione di un tavolo tecnico regionale che prenda in considerazione gli ultimi eventi legislativi, che riguardano il Pubblico Impiego, per dare sfogo ad eventuali cambi di rotta al fine di evitare la macelleria sociale che potrebbe determinarsi a far data 1º gennaio 2015”.