Nicosia. Ospedale, pochi anestesisti e turni “non conformi” al contratto collettivo nazionale

Nicosia Ospedale BasilottaNicosia. Sempre più difficile la situazione all’ospedale Basilotta per i turni ai quali devono far fronte i medici. Mentre il “Caso Basilotta”, insieme a casi analoghi è dinanzi alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, arriva anche il caso davvero eclatante dei turni di luglio nel delicatissimo reparto di anestesia e rianimazione. Ieri, la Fials, con una nota del dottor Francesco Castelli della Fials Medici, redatta dall’avv. Giuseppe Agozzino, è ritornata a chiedere l’intervento del ministro della Salute e dell’assessore regionale  Borsellino sui turni di luglio Per il reparto di anestesia e rianimazione, la Fials ha rilevato che i turni recano una nota in calce ai due fogli, con tanto di firma e timbro del direttore dell’unità, dove si legge che i “turni non sono conformi con il Contratto collettivo  per il ridotto numero di anestesisti e possono subire variazioni”. Nel dettaglio, rileva la Fials, si prevede la guardia attiva solo nelle ore dalle 8 alle 20 dei giorni feriali, mentre manca del tutto nei giorni festivi e nelle ore notturne. Ciò significa che per esempio, il 17 luglio, nel notturno, non vi è la guardia ma il reperibile, con tutto quello che ciò comporta in termini di rischio clinico e di tempistica. Inoltre, nel notturno e nel festivo, al posto della guardia attiva, è prevista solo la pronta disponibilità.  “Entrambi i turni – commenta Castelli – non sono conformi ad alcuna norma. E bene ha fatto il direttore della rianimazione, dr. Coltillaro, ad annotarne la non conformità a legge. È una decisa presa di posizione forte contro una situazione che nessuno sembra poter risolvere”.  I rappresentati sindacali hanno rilevato anche che i fogli con i turni, non sono sottoscritti dal direttore del distretto “Enna 2” e, quindi, non sono autorizzati. Stessa situazione – si legge nell’esposto – anche per i turni di alcuni altri reparti, come in emotrasfusione e medicina.  “Il tutto – commenta l’avv. Agozzino – nonostante il ministro della Salute abbia già diffidato lo scorso 28 maggio l’assessore regionale alla Salute a formulare tutte le valutazioni di competenza ed ogni necessaria iniziativa in merito alle situazioni lamentate. A tutto ciò si aggiunga che nessuna organizzazione sindacale, lo scorso 25 giugno, ha approvato il piano di pronta disponibilità redatto dalla direzione aziendale, ribadendone la non conformità a legge. I  turni vengono svolti dai medici anche se non conformi alla legge, per puro spirito di sacrificio e a tutela dei cittadini, nel più totale silenzio delle istituzioni regionali siciliane”. Intanto l’assessore regionale alla Sanità Lucia Borsellino ha convocato per martedì le rappresentanze regionali delle sigle sindacali dei medici, vertice che avrebbe dovuto tenersi sul piano ospedaliero circa un mese fa ma che era poi stato rinviato.    Situazione al limite, quindi, in un ospedale che è “nevralgico” per un territorio montano con scarse e disastrate vie di comunicazione. Intanto la Corte di giustizia europea tratterà, nell’ambito di un procedimento pendente contro l’Italia,  la denuncia dei medici del Basilotta che, con ben tre esposti consecutivi avevano esposto le irregolarità nei turni di pronta disponibilità al Basilotta, sistematicamente superiori ai 10 turni mensili per medico. I medici hanno comunicato che eventuali risarcimenti saranno destinati alle assunzioni di altri sanitari

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