Enna. Pioggia di soldi per le scuole dell’Ennese
Enna-Provincia - 08/07/2014
Ne usufruirà anche la provincia di Enna della pioggia di finanziamenti stanziati per il piano di edilizia scolastica, annunciato dal premier Matteo Renzi e che porta in dote alla Sicilia 91 milioni di euro suddivisi in 2339 edifici.
Anche le scuole dell’ennese avranno la loro buona parte di finanziamenti da spendere nelle scuole, circa 5 milioni 3 900 mila euro per 193 scuole.
Gli interventi consisteranno nella messa in sicurezza (progetto #scuolesicure) e di decoro e piccola manutenzione (#scuolebelle). Nessun progetto, invece, per la costruzione di nuove scuole in provincia di Enna.
I finanziamenti per l’Ennese sono stati così suddivisi tra i venti Comuni: Agira 150 mila euro circa, Aidone 78.600 euro, Assoro 76 mila euro, Barrafranca 272.383 €, Calascibetta 56.768 €, Catenanuova 86.427 €, Centuripe 117.869 €, Cerami 34.047 €, Enna 678.377 €, Gagliano 68.094 €, Leonforte 316.043 €, Nicosia 356.226 €, Nissoria 41.904 €, Piazza Armerina 577.950 €, Pietraperzia 113.522 €, Regalbuto 141.474 €, Sperlinga 21.587 €, Troina 206.044 €, Valguarnera 123.093 € e Villarosa 89.958 €.
In tutti i casi si tratta di fondi che sono stati concessi per lavori di decoro e piccola manutenzione anche se in due comuni, Piazza Armerina e Regalbuto, è stato concesso un finanziamento extra per la messa in sicurezza; alla città dei Mosaici è stato riconosciuto un ulteriore contributo di un milione e mezzo di euro mentre a Regalbuto nell’ambito del progetto #scuolesicure è stato concesso un ulteriore finanziamento di 222.500 €.
Il comune con più progetti risconosciuto attraverso il finanziamento è il capoluogo con 26, uno in più di Piazza Armerina; non passa, inoltre, inosservato il finanziamento concesso per le scuole di Troina che in tutto usufruiranno di 206.044 €, una somma non indifferente che permetterà di azzerare alcune difficoltà ricorrenti.
Lo sblocco dei fondi è stato reso possibile grazie alla risposta celere dei sindaci all’appello di Renzi affinchè segnalassero interventi di edilizia scolastica immediatamente cantierabili, finanziati con fondi propri e per i quali sbloccare il Patto di stabilità; le istanze hanno quindi trovato accoglimento nel mese di giugno.
I sindaci riceveranno adesso la comunicazione da aprte della Ragioneria dello Stato per informare quali saranno le procedure gestionali ordinarie di sblocco del Patto per l’anno 2014 e 2015. Per chi, rispondendo all’appello del governo, ha chiesto finanziamenti o lo sblocco del Patto per interventi che inizieranno nel 2015, si aprirà una nuova possibilità con il prossimo Documento programmatico di economia e finanza e con i mutui in fase di attivazione con oneri a totale carico dello Stato.
Un importante passo, intanto, è stato fatto ed ora non resta che attendere quello più importante che rigurda l’avvio dei cantieri che possano finalmente mettere al sicuro le scuole e, quindi, migliaia di studenti.