Protocollo di legalità tra Prefettura di Enna e Confindustria Centro Sicilia

E’ stato firmato stamattina a Enna il protocollo di legalità tra la Prefettura di Enna e Confindustria Centro Sicilia. A sottoscrivere l’accordo il prefetto Fernando Guida, il delegato nazionale per la legalità di Confindustria, Antonello Montante, il presidente di Confindustria Centro Sicilia, Carmelo Turco e la delegata di Confindustria Centro Sicilia per il territorio di Enna, Marina Taglialavore.
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“Questo è un protocollo speciale, un modello che da’ ulteriori oneri sia a Confindustria Centro Sicilia, che dovrà occuparsi delle istruttorie relative alla certificazione antimafia delle imprese associate, sia alla Prefettura per la relativa attività di verifica. Un accordo importante, che le imprese ennesi potranno, se vogliono, utilizzare per avere in tempi più celeri la documentazione antimafia rilasciata dalla Prefettura. Ricordo che su tutto il territorio nazionale i primi due protocolli, in attuazione dell’Atto aggiuntivo siglato nel gennaio 2014 tra il Ministero dell’Interno e Confindustria, sono stati firmati in Sicilia da Confindustria Centro Sicilia: il 5 maggio a Caltanissetta, oggi a Enna e a breve anche ad Agrigento”. Lo ha detto il delegato nazionale per la legalità di Confidustria, Antonello Montante che ha aggiunto: “Noi abbiamo anticipato i tempi delle riforme. Come Confindustria chiediamo ai governi di riformare quei processi obsoleti che causano un’inefficienza generalizzata. Ma guardiamo anche al nostro interno per ottimizzare il nostro sistema. La costituzione di Confindustria Centro Sicilia, che rappresenta in un unico organismo le imprese di Caltanissetta, Agrigento ed Enna, serve anche a questo: a rafforzare il nostro sistema, razionalizzare e semplificare i processi interni ed essere presenti in modo ancora più efficace sul territorio”.
L’intesa sottoscritta oggi mira, tra le altre cose, a introdurre procedure di selezione qualificata dei fornitori, sul piano tecnico, finanziario ed etico, e meccanismi di monitoraggio dei mercati locali per garantire il pieno rispetto della libera concorrenza e della trasparenza nel settore degli appalti, pubblici e privati.
“Non temiamo i tentativi di delegittimazione che da più parti e periodicamente – ha detto Carmelo Turco, presidente di Confindustria Centro Sicilia – tentano di scalfire il percorso intrapreso. Indietro non si torna: etica e legalità sono presupposti imprescindibili e necessari per far parte di Confindustria Centro Sicilia e il protocollo di oggi è un altra tappa di questo percorso”.
Il protocollo di legalità rientra tra le misure qualificanti del progetto PON Sicurezza “Caltanissetta e Caserta sicure e moderne”, gestito da Confindustria Centro Sicilia per creare una rete di tutela del sistema imprenditoriale siciliano dalle pressioni criminali, dal racket e dall’usura.
“Confindustria è presente sul territorio. E oggi – dice Marina Taglialavore, la delegata per la provincia di Enna – con la sottoscrizione del protocollo conferma un’azione di forte presenza in quest’area e di grande coraggio per la scelta di sostenere una imprenditoria sana e scevra da logiche criminali”.

PROTOCOLLO DI LEGALITÀ TRA LA PREFETTURA – UFFICIO TERRITORIALE DEL GOVERNO DI ENNA E CONFINDUSTRIA CENTRO SICILIA
PREMESSO CHE
– una efficace politica di contrasto alla criminalità organizzata necessita di una responsabile attività di prevenzione territoriale, supportata anche attraverso il coinvolgimento delle forze sane della società civile ed economica, per garantire i principi della libertà di impresa e della concorrenza leale;
– il Ministero dell’Interno ritiene che il sistema Confindustria nel suo complesso possa contribuire in modo rilevante allo svolgimento corretto e regolare delle attività d’impresa mediante l’attivazione di misure di salvaguardia finalizzate a contrastare l’azione delle organizzazioni criminali nell’ambito delle attività economiche e, unitamente all’azione coordinata delle pubbliche Autorità, per assistere e sostenere le imprese;
– la Confindustria ha approvato il 28 gennaio 2010 una delibera che impone alle Associazioni Industriali del Mezzogiorno di prevedere nei propri Codici Etici il dovere di denuncia per gli associati che subiscono estorsioni o altri delitti idonei a limitarne l’attività economica, ma anche l’espulsione dell’impresa i cui vertici siano stati condannati per reati di associazione di tipo mafioso o la sua sospensione, nel caso di irrogazione di misure di prevenzione o sicurezza o di rinvio a giudizio per reati di mafia;
– in data 10 maggio 2010 è stato sottoscritto tra il Ministero dell’Interno e la Confindustria il Protocollo di Legalità finalizzato a contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia, successivamente rinnovato tra le medesime Parti in data 19 giugno 2012;
– in data 22 gennaio 2014 il Ministero dell’Interno e Confindustria hanno sottoscritto l’Atto aggiuntivo al citato Protocollo, che introduce un meccanismo diretto a superare le criticità derivanti dalla nuova disciplina della documentazione antimafia – in vigore dal 13 febbraio 2013 – e a sottoporre a controlli antimafia le imprese aderenti al Protocollo e i rispettivi vendors, attraverso l’inoltro delle relative richieste alle Prefetture per il tramite delle articolazioni di Confindustria;
– la Confindustria Centro Sicilia, quale componente della rappresentanza confederale per i territori di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, intende potenziare la propria azione tesa a contrastare i rischi di infiltrazioni criminali che influenzano fortemente e ostacolano il normale svolgimento delle attività imprenditoriali a livello locale, contribuendo a rafforzare le condizioni di sicurezza e di legalità degli operatori economici;
– le parti intendono, pertanto, porre in essere una serie di iniziative tese ad intensificare l’azione di prevenzione e contrasto nei confronti di ogni possibile infiltrazione della criminalità organizzata nel mondo dell’impresa e nel mercato del lavoro nella provincia di Enna.
PRESO ATTO
– degli obiettivi, delle finalità complessive e dei reciproci impegni assunti con la sottoscrizione del Protocollo di Legalità sopra citato e dei successivi atti di rinnovo e aggiuntivi;
– dei contenuti riferibili alle specifiche modalità attuative ai sensi e per gli effetti dell’art. 3 del Protocollo 10 maggio 2010, indicate nelle Linee Guida elaborate dalla Commissione per la Legalità di cui all’art. 4 del Protocollo, che formano parte integrante della presente intesa;
– della delibera dell’organo collegiale allargato di Confindustria Centro Sicilia del 29 luglio 2013 con cui è stata formalizzata l’adesione dell’Associazione al Protocollo di legalità e s.m.i.

LA PREFETTURA- UTG DI ENNA E CONFINDUSTRIA CENTRO SICILIA CONVENGONO
Art. 1.
OBIETTIVI
La Prefettura di Enna e la Confindustria Centro Sicilia concordano sull’importanza di porre in essere una stretta collaborazione fra imprese e pubbliche autorità delle aree di rispettiva competenza per rendere efficaci i controlli e il monitoraggio sui meccanismi di mercato locali, assicurando adeguati strumenti di prevenzione, in modo particolare in materia di contratti, pubblici e privati, per lavori, servizi e forniture, al fine di contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia e rafforzare la rete di presìdi a favore delle imprese che operano nel rispetto della legalità, della trasparenza e della concorrenza leale.
Art. 2.
IMPEGNI
La Confindustria Centro Sicilia si impegna a:
– promuovere presso tutte le proprie imprese associate l’etica della responsabilità e il rispetto dell’obbligo di denuncia dei reati che ne limitino direttamente o indirettamente la libertà economica a vantaggio di imprese o persone riconducibili a organizzazioni criminali;
– recepire l’adozione di principi che contemplino l’obbligo di espulsione e/o sospensione delle imprese associate in presenza delle condizioni determinate sulla base del presente protocollo;
– raccogliere i dati e le informazioni concernenti le imprese aderenti al Protocollo e i rispettivi fornitori, appaltatori e subappaltatori, trasmessi in formato elettronico dalle imprese aderenti, e gestire tali informazioni nei rapporti con le imprese associate e con le pubbliche autorità, anche ai fini dell’inoltro alla Prefettura delle richieste di documentazione antimafia e delle successive comunicazioni a Confindustria nazionale;
– promuovere, presso le imprese associate, l’adozione di regole mirate a disciplinare la scelta responsabile dei partners, subappaltatori e fornitori, nonché delle misure per la sicurezza sul lavoro e per la regolarità contributiva dei lavoratori che sono spesso indicatori di gravi fenomeni criminali;
– raccogliere e comunicare a Confindustria, attraverso modalità elettroniche, i dati delle imprese associate aderenti ai fini della loro iscrizione nell’elenco di cui all’art. 2 del Protocollo di Legalità;
– promuovere iniziative di formazione per diffondere la cultura della legalità, in collaborazione con la Prefettura e con le altre Istituzioni del territorio, per rendere operativi gli strumenti di legalità previsti dalla legge, quali in particolare il rating di legalità e la white list.
La Prefettura di Enna si impegna a:
– ottimizzare le procedure di rilascio della documentazione antimafia ai fini dell’attuazione del presente protocollo;
– trasmettere alla Prefettura territorialmente competente la richiesta di “informazioni” prevista dal Codice Antimafia nel caso la società o l’impresa nei cui riguardi devono essere rilasciate le “informazioni” abbia sede legale nel territorio di altra provincia;
– curare l’iscrizione nella white list per le imprese coinvolte nell’attuazione del presente Protocollo, laddove ne facciano richiesta anche per il tramite di Confindustria.
Inoltre, le parti nel fare espresso richiamo a quanto contenuto nell’Atto Aggiuntivo sottoscritto dal Ministero dell’Interno e da Confindustria il 22 gennaio 2014, stabiliscono che l’invio delle informazioni per ottenere la documentazione antimafia da parte delle imprese aderenti e dei loro fornitori, iscritti ovvero da iscrivere nelle “vendors’ list”, dovrà avvenire tramite Confindustria Centro Sicilia per via telematica, a mezzo PEC, o attraverso altri mezzi di comunicazione aventi efficacia legale.
Art. 3.
COMMISSIONE PROVINCIALE PER LA LEGALITÀ
La Prefettura di Enna e la Confindustria Centro Sicilia possono istituire una Commissione per la Legalità a livello territoriale formata da rappresentanti della Prefettura, di cui uno avente funzioni di coordinatore, e rappresentanti della Confindustria Centro Sicilia, con lo scopo di programmare le attività, monitorare la realizzazione delle iniziative congiunte oggetto del presente protocollo nel territorio di riferimento e proporre alla Commissione per la Legalità prevista dall’art. 4 del Protocollo nazionale l’adozione di eventuali azioni opportune per garantire una più efficace attuazione dei principi, regole e procedure in esso contenuti.
Le migliori prassi operative adottate dalla Commissione provinciale in attuazione del presente protocollo potranno essere condivise nell’ambito di eventuali analoghe iniziative sviluppate da Confindustria Centro Sicilia nelle aree geografiche di competenza, considerata la peculiare configurazione organizzativa e territoriale dell’Associazione.
Art. 4.
DIFFUSIONE E DURATA DEL PROTOCOLLO
La Confindustria Centro Sicilia, nel trasmettere il presente protocollo e le linee guida alle imprese associate, si impegna ad emanare opportune indicazioni ai fini della puntuale attuazione degli stessi, conformemente alle indicazioni provenienti dal livello centrale.
Il presente protocollo ha durata biennale a decorrere dalla data di sottoscrizione e, alla scadenza, si intende rinnovato di anno in anno salvo diverso accordo tra le Parti. La durata del presente protocollo è in ogni caso coincidente con la durata del Protocollo di Legalità nazionale.
La Prefettura di Enna e la Confindustria Centro Sicilia si impegnano ad adeguare i contenuti del presente protocollo a eventuali modifiche del Protocollo di Legalità o a nuove intese che dovessero essere assunte a livello nazionale.