Nicosia. Commissione tributaria: Tarsu aumenti illegittimi, applicare tariffa del 2003

avvocati - giuseppe agozzino consigliere Unione fori sicilianiNicosia. La commissione tributaria di Enna, con la recentissima sentenza del 10 luglio, ribadisce ancora una volta che le determine di aumento di oltre il 50% della TARSU del 2009 e 2010, poi estesi anche al 2011, adottate dal sindaco Catania, sono illegittime. Il contenzioso era nato dall’impugnazione di una cartella esattoriale di svariate migliaia di euro ad opera di un imprenditore nicosiano, difeso dall’ avv. Giuseppe Agozzino, il quale, sulla scorta di numerosi precedenti tutti favorevoli agli utenti, aveva ritenuto che anche per la TARSU 2011, a nulla serviva la delibera di ratifica del consiglio comunale di Nicosia dei precedenti atti nulli a firma di Catania. Infatti, il consiglio comunale, nel tentativo di salvare le tariffe nulle, ad esempio di quanto già fatto dal Comune di Enna, con la delibera 18 dello scorso marzo 2014, su proposta della dirigente comunale Cifalà, aveva ratificato come atto del consiglio le due determine di Catania. Da qui l’eccezione formulata dalla difesa dell’imprenditore ed accolta dalla commissione, secondo la quale, a distanza di oltre quattro anni, non si può giustificare in nessun caso che il Comune ratifichi atti nulli.
L’idea di procedere alla ratifica degli atti di approvazione della tariffa, era nata in senso agli uffici comunali sull’esempio del Comune di Enna che, in un giudizio analogo, si era visto accogliere dai giudici la delibera di ratifica del consiglio comunale, come atto sanante. Tuttavia – come precisa Agozzino – «mancava a Nicosia il presupposto fondamentale, ossia lo stato di dissesto finanziario, una condizione che nel nostro Comune non è mai stata presente».
Ma non finisce qui. La commissione tributaria ha dato facoltà al Comune di procedere alla nuova determinazione del tributo sulla base dell’ultimo atto di approvazione della tariffa validamente deliberato dall’unico organo competente, il consiglio comunale. Approvazione che verosimilmente risale al 2003. Adesso l’ufficio tributi è posto di fronte ad un’alternativa secca: o ridetermina il tributo, e quindi accetta la decisione della commissione tributaria, o promuove appello. «Ma in questo caso – conclude l’avv. Agozzino – è già presente la giurisprudenza della commissione tributaria regionale per la quale la competenza rimane del consiglio e non del sindaco».
Rimane da chiedersi come mai, di fronte ad una miriade di giudizi tributari che hanno visto soccombere il Comune di Nicosia in tutti questi anni, solo a distanza di quattro anni il consiglio comunale abbia adottato la ratifica delle determine del sindaco Catania, così esponendosi all’annullamento da parte dei giudici.
Certo, ora rimane da chiedersi se sia equo che i cittadini che hanno pagato la TARSU 2011 con gli aumenti di oltre il 50%, debbano accettare di non vedersi restituito alcunché in forza di una delibera del consiglio comunale che, dal punto di vista giuridico, non ha alcun fondamento.

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