Aidone. Cinzia Maccagnano al teatro di Morgantina con gli “Argonauti”

argonauti_04Il penultimo spettacolo ospitato al Teatro di Morgantina per la X edizione del circuito Teatri di Pietra Sicilia, è reduce da uno strepitoso successo a Napoli, dove la platea ha applaudito per dodici minuti consecutivamente la protagonista Cinzia Maccagnano, attrice siciliana che negli anni si è distinta diventando a poco a poco una rivelazione del teatro ita-liano. Domani sera (martedì 5 agosto alle ore 21.15) l’attrice etnea sarà in scena in “Argonauti – Giasone e Medea” di cui firma la drammaturgia Maurizio Donadoni (da Apollonio Rodio, Franz Grillparzer e Euripide) e la regia e core-ografie Aurelio Gatti.
La vicenda è quella di Medea, sacerdotessa di Ecate, che innamoratasi follemente di Giasone tradisce il suo popolo e aiuta l’amato a rubare il sacro Vello d’oro e fugge con lui per poi essere, dopo alcuni anni, ripudiata a sua volta per un’altra donna (Glauce, figlia del re di Corinto). Una lettura che trascende il piano individuale per porsi invece come rappresentazione simbolica dell’incontro-scontro tra due culture diverse: da una parte il mondo arcaico, irrazionale e magico di Medea; dall’altra il mondo moderno, razionale e laico di Giasone. Dall’incontro di questi due mondi, agli an-tipodi fra loro, non può che nascere lo scontro. E si tratterà, nella fattispecie, di un conflitto insanabile, lontano da qua-lunque possibilità di sintesi. Il viaggio onirico‚ visionario‚ tramite il quale ognuno raggiungerà il fondo della propria anima‚ e non è detto che sia è quel luogo remoto e inviolato dove appare la luce della coscienza. Un viaggio di sola an-data per danza‚ teatro e musica. In scena anche i danzatori con Carlotta Bruni, Benedetta Capanna, Stefano Fardelli e Rosa Merlino. Lo spettacolo replicherà mercoledì 6 agosto Eraclea Minoa h 21.15; giovedì 7 agosto Castelvetrano Selinunte h 21.15; venerdì 8 agosto Mothia h 19.30; sabato 9 agosto Castellammare del Golfo h 21.15; domenica 10 a-gosto San Cipirello h 18.30; lunedì 11 agosto Palazzolo Acreide h 21.30

I circuito Teatri di Pietra, diretto da Aurelio Gatti, anche quest’anno è promossa direttamente dai Comuni coinvolti con il sostegno dall’Associazione Teatri di Pietra Sicilia e Capua Antica Festival, in collaborazione con numerosi enti e or-ganismi culturali di pregio come la Fondazione Whitaker e il FAI di Agrigento. Tra teatro, danza, musica e nuovi linguaggi, sono circa 11 produzioni che si alterneranno nei dodici siti di sette province siciliane fino al 29 agosto. Anche quest’anno Teatri di Pietra dà vita a un percorso di arte e cultura che privilegia lo straordinario patrimonio storico e ar-tistico siciliano e al contempo offre una concreta opportunità di sviluppo socio-culturale e crescita dei territori coinvolti, mirando all’obiettivo principale di accrescere e sviluppare la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio storico e paesaggistico della Sicilia attraverso lo spettacolo dal vivo si promuovono, senza invaderle, aree straordinarie che si of-frono ad una fruizione più ampia, coinvolgendo un pubblico diversificato e più vasto. Le diversità della proposta artisti-ca, la presenza di compagnie rappresentative la migliore produzione nazionale, la presenza significativa di artisti sicilia-ni accanto a figure di rilievo della scena nazionale, nonché un “fare rete” delle Amministrazioni coinvolte, ha permesso di costruire un programma di ampio respiro .
La ricorrenza di Teatri di Pietra Sicilia, che da dieci stagioni si propone puntualmente ogni estate nonostante le difficol-tà, fa di questa manifestazione un appuntamento “atteso” , testimonianza di un progetto che aggrega e cresce intorno a un’idea innovativa di valorizzazione e sviluppo sostenibile dei territori. Una nuova edizione quindi, resa possibile gra-zie all’impegno delle Amministrazioni coinvolte che attraverso Teatri di Pietra ribadiscono, seppure con molte difficol-tà, la volontà a operare un diverso modo di fare “turismo/cultura e sviluppo” privilegiando progettualità che concreta-mente dialoghino con il territorio, le cittadinanze e le identità che queste esprimono. Un progetto che anche in un mo-mento di grande difficoltà per la Regione e il Paese, riesce a esprimere la volontà e la determinazione a fare della cultu-ra e del patrimonio la risorsa principale di sviluppo delle cittadinanze coinvolte.